Fuoco loro


Pubblicato il 31 Luglio 2021

di Marco Iacona

Fiamme. Musumeci sbraita. Ai siciliani si scaldano le resistenze. «Incendi dolosi», fuoco amico insomma. Ogni anno la stessa storia. Covid o non Covid. Luglio non propriamente lieve, a dispetto di quella leggerezza cercata e voluta di cui la Sicilia è uno dei simboli. In estate, pare si digerisca e bene ogni fatto di cronaca, nera gialla rosa, ché nulla deve frapporsi tra noi (cioè voi, anzi loro) e il mare.

Ho nostalgia di aprile. Aprile il mese, non lo scrittore, per carità di Dio. Ricordate il fortunato incipit di quel fortunato volume? Uno di quelli che, ogni tanto, ci fanno pensare che il sud a qualcosa in fin dei conti serva? “Terroni” si intitolava. Cito a memoria (peraltro, in luglio la memoria va anch’essa in “vacanza”): “I piemontesi fecero ai meridionali quello che i nazisti fecero agli abitanti di Marzabotto”.

Aldo Cazzullo albese romanizzato, secondo il quale la resistenza è “unica”, reagì: una bella lotta. Prescindendo dal fatto che, oggi, il Piemonte è per siciliani, calabresi, campani ecc., quello che l’Italia è stata per gli albanesi, anzi di più (ma Aprile riproporrebbe la vecchia storia del paradiso in terra borbonica, delle ferrovie all’avanguardia più altre menate), e di fatto, il Piemonte cattivo esisterebbe solo nelle stanze virtuali dei polemisti in cerca di visibilità, interrompere la narrazione triste, di una triste vicenda, sul più “brutto”, rubo le parole a Fiorello-LaRussa, «non è da uomo».

Dopo i piemontesi ci pensarono i siciliani a concludere la vicenda triste, con lupare (anche bianche), attentati, guerre di mafia e, da un po’, con qualche fiammifero. Sì perché, lo sappiamo no? Gli incendi servono a far affari, a smuovere il mercato, a risvegliare interessi. E lì, in quella terra di morti – un inferno, appunto –, resta una sola guerra da combattere: quella tra cadaveri. Einstein diceva: la quarta guerra mondiale si combatterà con mazze e clave. Se fosse stato in Sicilia, l’avrebbe detta in un altro modo.

Cosa loro è, anzi fuoco loro.

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

4 min

La nuova produzione del TSC, insieme a Fondazione Teatro di Roma e Teatro Vittorio Emanuele di Messina, sarà in scena fino al 2 febbraio. La storia, tratta dal testo di Ronald Harwood, racconta la vita del grande direttore d’orchestra Wilhelm Furtwangler, interpretato da Stefano Santospago. foto di Antonio Parrinello. Catania, 20 gennaio – La Sala Verga del Teatro Stabile di Catania ospiterà […]

1 min

La consigliera comunale Simona Latino aderisce al Mpa. Catanese, docente specializzata nelle attività didattiche di sostegno è il Presidente della IX Commissione Consiliare Permanente con deleghe al Personale, Formazione ed Innovazione, Servizi Informatici e Digitali, Smart City. L’interazione tra le realtà della sua professione legate al mondo della scuola, delle nuove generazioni, dell’inclusione e del […]

2 min

La formazione giallorossoblu cede, sul campo dell’Asd Nebros, nella terza giornata del girone di ritorno del campionato di Eccellenza Girone B per 3-2 ASD NEBROS                                         3 IMESI ATLETICO CATANIA 1994     2 Nebros: Cappa, Noto, Zingales (70’ Spanò), Petrullo, Sciotto, Saccà, Scolaro, Mattia Trovato (88’ Giaimo), Traviglia, De Gaetano (86’ Panzarella), Di Vita (76’ La Place). A […]

2 min

IL NUOVO SPETTACOLO DI FABBRICATEATRO Un grande classico della letteratura veristaLo spettacolo andrà in scena il 24, 25, 26, 31 gennaio e 1, 2 febbraio 2025 presso il Centro Teatrale Fabbricateatro Via Caronda 82, 84 Si tratta di una libera versione del romanzo “I Malavoglia”, il più conosciuto tra gli scritti di Giovanni Verga pubblicato […]