“Duello al Corso Sicilia”, Maravigna contro Pogliese: “colpiti alle spalle da fuoco amico”


Pubblicato il 26 Aprile 2020

Sento l’esigenza di dover replicare alle osservazioni di chi, anche di persone a me amiche, (ma contemporaneamente molto amiche dell’attuale sindaco), a fronte delle nostre quotidiane denunce sulla incresciosa situazione di degrado del quartiere di Corso Sicilia , non avendo più argomenti per difendere l’indifendibile ignavia dell’amministrazione comunale, l’assoluta volontà di dialogo e di comprensione del problema, l’inesistente capacità di elaborazione di una efficace proposta politica, si trincerano dietro ad un’affermazione tanto assurda quanto incredibile: LA COLPA È DI VOI RESIDENTI CHE AVETE COMPRATO LA’, LA COLPA È DI VOI RESIDENTI CHE NON VENDETE CASA E NON VE NE ANDATE A VIVERE ALTROVE!
Insomma la colpa è nostra perché sapevamo che a Catania c’è la Fiera in cui non esiste nessuna speranza di igiene e di pulizia e sapevamo che il Comune nulla fa per evitare che fino a tarda notte il fetore dei rifiuti olezzi l’intero quartiere, sapevamo che le bancarelle vengono montate davanti alle scivole dei garage e tra le sette e le quattordici di ogni giorno non ci sarà un solo vigile urbano a consentire l’utilizzo delle nostre autovetture, sapevamo che i portici di corso Sicilia sono quotidianamente invasi da ambulanti, senza permesso di soggiorno, che vendono, senza licenza alcuna, merce taroccata deturpando la passeggiata di una delle più belle vie di Catania; sapevamo che San Berillo è il centro dello spaccio di droga dei gambiani, sapevamo che non è possibile organizzare cene con gli amici perché questi quando se ne vanno trovano le prostitute intente in rapporti sessuali sui cofani delle loro autovetture e sapevamo che nessuno ( politica, polizie, magistratura) avrebbe mosso un solo dito per cambiare questo stato di cose. LA COLPA È NOSTRA CHE COMPRIAMO CASA, LA COLPA È NOSTRA CHE NON VENDIAMO CASA. A questi amici di Salvuccio, così come facevamo prima con gli amici di Enzuccio, diciamo, con immutato affetto, che queste loro parole CI FANNO INDIGNARE.

NOI SIAMO DEGLI EROI E STIAMO COMBATTENDO PER VOI CHE, INVECE DI AIUTARCI, CI SPARATE ALLE SPALLE!

I confini di questo quartiere sono un fronte di battaglia di una guerra che si consuma tra CIVILTÀ ED INCIVILTÀ, tra CULTURA e SOTTOCULTURA.

Solo grazie a noi residenti, ALLA NOSTRA ( questa si, vera) RESISTENZA, alla nostra lotta per la legalità quotidiana, per il decoro e per l’igiene si deve il miracolo che tutto questo mondo di INCIVILTÀ contro il quale combattiamo a mani nude non sia arrivato sino al cuore di CATANIA. Mancano davvero poco, meno di 50 metri con la via Etnea, meno di 200 metri con piazza Duomo e Palazzo degli Elefanti. Se noi facessimo come voi ( perdonatemi stupidamente, e non siete persone stupide) ci dite di fare, se non comprassimo casa in corso Sicilia, se vendessimo le nostre case di Corso Sicilia e le vendessimo agli unici, in questo momento, interessati a comprarle ( ed hanno i soldi per comprarle derivanti dai traffici illeciti cui sono adusi) e cioè a quel mondo di illegalità che combattiamo, QUEL MONDO CE LO RITROVEREMMO IN VIA ETNEA E SOTTO IL PALAZZO DI CITTÀ. Vorrei vedere allora tutti quei politici che si aprono la bocca con la CATANIA città a vocazione turistica cosa direbbero dinnanzi ad una via Etnea capitale della prostituzione e piazza Duomo trasformata in piazza di spaccio e perché no, in un unico mercato senza regole che da Piazza Carlo Alberto arriva fino alla Pescheria. Siamo degli eroi quindi perché stiamo combattendo una battaglia anche per voi che, ottenebrati dalla pacca sulla spalla concessavi da un Sindaco inetto di cui vi credete amici( parlo di questo come del precedente) invece di ringraziarci e starci vicini moralmente ci sparate alle spalle come i vostri Sindaci, enzucci o salvucci (minuscoli come la loro politica) che siano!

fonte: qtsicilia.

 


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