Quando si pensa a Fratelli d’Italia, al milieu culturale auto-promosso dal partito di maggioranza relativa del Paese, al sistema di valori propalato da Fdi, viene spontaneo soffermarsi sulla meritocrazia e sulla famiglia. La prima sbandierata ai quattro venti persino nella nominalistica ministeriale, la seconda epitome simbolica della premier che ad ogni piè sospinto ci racconta le sue mirabolanti imprese di mamma della piccola Ginevra.
A Catania dove i Fratelli, al netto del disastro Pogliese, continuano a proliferare elettoralmente si inverano con coerenza le direttive nazionali.
Nei giorni scorsi il sindaco Enrico Trantino -designato naturalmente per merito e non perché figlio di – ha ritenuto di nominare l’avvocato Ivan Albo quale consulente della città metropolitana. “A titolo gratuito” ha con solerzia precisato l’interessato, il quale non risulta essere proprio un principe del foro, almeno cosi sussurrano nei corridoi del Palazzo di Giustizia etneo, che non ricordiamo artefice di politiche decisive per il comune di San Gregorio di cui è stato vice sindaco in un’amministrazione di centrosinistra ma che è – incidentalmente – il cuginetto di Enrico.
Perché trascurare la famiglia sarebbe distonico con i dettami di un partito che sul tema è coerente e tetragono come pochi.
Va da sè che la sede di lavoro dell’avvocato Albo è palazzo Musmeci dove è allocato lo studio Trantino e dove a metà mattina si trovano a prendere il caffè insieme il neo consulente della città metropolitana appunto e l’ex assessore regionale alla Sanità -sotto inchiesta – Ruggero Razza la cui consorte, come noto, svolge -per merito – la “professione” di assessore regionale al Territorio ed Ambiente. A 32 anni anni e dopo un’appassionata militanza nei 5 stelle.
Evidente scelta di merito anche questa.
E mentre la città etnea sprofonda tra incuria e degrado irreversibili ormai trasversalmente denunciati – abbiamo assistito buon ultimo ad un efficace j’accuse su TikTok del buon Umberto Teghini in versione descamisado- osserviamo con curiosità l’operato dell’assessore alle Pari Opportunità in quota Fdi Viviana Lombardo, avvocata dal sorriso Durban’s che nel corso nella campagna elettorale non ha lasciato nulla al caso ricevendo anche l’endorsement social dell’amico (suo) Attilio Scuderi noto conduttore di Catanista (cosa la giovane legale abbia a che fare con il pallone resta un mistero…).
I maldicenti etnei hanno subito sottolineato come l’ottima Viviana sia la figliola di Nuccio Lombardo “evergreen” della politica locale con un passato ex dc in quota Lombardo (altra “famiglia che conta”), da disinvolto “surfista” tra centrodestra e centrosinistra, prima di incoraggiare l’amata figlia a proseguire nella dinasty familiare.
Albo, Pagana, Lombardo: tutti straordinari, tutti collocati tra consulenze e posti di governo per indiscussi meriti e capacità.
Ma tutti – curiosamente – con qualche legame familiare in alto loco
Coincidenze, naturalmente, pure coincidenze.
Saluti familiari e meritocratici.
Luca Allegra.
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