Dall’11 al 14 maggio va in scena a Sala Futura UN CASO DI COSCIENZA, quarto e ultimo spettacolo del progetto Sciascia. A firmarne la regia Francesco Randazzo. In scena Filippo Brazzaventre, Marta Limoli, Franco Mirabella.
Il progetto Sciascia, fortemente voluto dal direttore dello Stabile Luca De Fusco, è incentrato su “Il mare colore del vino” testo pubblicato nel 1973 da Einaudi che dà il titolo allo spettacolo. Una raccolta di racconti scritti da Sciascia tra il 1959 e il 1973 e usciti su giornali, riviste e antologie, tutti ambientati in Sicilia e con protagonisti siciliani.
“Un caso di coscienza” è un divertissement giocato con ironia tagliente in controcampo pirandelliano – scrive nelle note di regia Francesco Randazzo – dove è forte l’eco del Berretto a Sonagli che chiaramente ispira Sciascia ad un efficacissimo, parodistico gioco in punta di penna con il quale ci mostra la giostra del dietro le quinte paesano, della chiacchiera e del sospetto, della commedia intrisa nell’irrisione, della mascolinità che diventa, con una girandola di pettegolezzi virali, una “qualità” difettosissima di tutti i pupi maschi, recitanti le loro parti su una scacchiera costruita su tutti gli antichi vizi, le spacchioserie e le idiosincrasie della provincia siciliana. Le vite dei personaggi e la vicenda quasi poliziesca assumono tratti surreali, persino inquietanti, ridicoli, picareschi, eccessivi. Il sorriso tirato e le risatacce meschine colpiscono tutti. A contraltare le donne, che in fondo li tengono tutti in pugno, nonostante la scarsa considerazione tipica dell’ottica stereotipata dei maschi, ma che in fin dei conti, sono sempre più schiette e sincere, anche spietatamente, oltre i cliché (che Sciascia usa brillantemente). Fino allo sberleffo finale, che cita ironicamente con comico cinismo un altro finale famoso, a chiudere un cerchio narrativo, scioglimento di un mistero banalissimo e tragicomico, come la vita ottusa dal pregiudizio e dalla presunzione, forse anche la nostra, forse no, non più speriamo, forse se riusciamo a riderne siamo salvi, forse. La risata rasposa del grande scrittore siciliano, graffia ancora, con sorprendente maestria e leggerezza”.
UN CASO DI COSCIENZA
di Leonardo Sciascia
regia Francesco Randazzo
costumi Riccardo Cappello
luci Gaetano La Mela
con Filippo Brazzaventre, Marta Limoli, Franco Mirabella.
Produzione Teatro Stabile di Catania
CALENDARIO SPETTACOLI
Giovedì 11 maggio ore 20,45
Venerdì 12 maggio ore 20,45
Sabato 13 maggio ore 20,45
Domenica 14 maggio ore 18.
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