A SCUOLA DI OBBEDIENZA: GLI ULTIMI CASI IN SICILIA


Pubblicato il 17 Maggio 2019

CGIL PALERMO FLC CGIL PALERMO COMUNICATO STAMPA

Docenti sott’attacco, due casi negli ultimi giorni. Cgil e Flc esprimono solidarietà al personale della scuola e preoccupazione “per il clima di tensione che tende a indebolire l’autonomia scolastica e la libertà di insegnamento”.

Palermo 16 maggio 2019 – La Cgil Palermo e la Flc Cgil Palermo manifestano preoccupazione e disappunto per il clima di tensione che vede al centro le istituzioni scolastiche del territorio palermitano “e che tende a indebolire l’autonomia scolastica e la libertà di insegnamento”.

Il riferimento è a due episodi, rilanciati sui social, e ripresi dalla cronache in questi giorni. Il primo caso riguarda il dirigente scolastico dell’Ipsea, che ha revocato l’autorizzazione a una manifestazione programmata nella sua scuola, perché rischiava di essere connotata politicamente. Il secondo caso riguarda una docente dell’ITI Vittorio Emanuele III, sanzionata con un procedimento disciplinare “per aver permesso ai propri alunni – spiegano la Cgil e la Flc – di esprimere liberamente le loro idee, maturate a seguito di un percorso di studio”.

Cgil e Flc ritengono indispensabile che la società civile tuteli e difenda i lavoratori della scuola pubblica. “Troppo spesso il personale della scuola viene insultato, deriso, denigrato, da personaggi più o meno noti, che dimenticano che un docente, nell’esercizio delle sue funzioni, rappresenta un pubblico ufficiale, quindi le istituzioni  – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario generale Flc Cgil Palermo Franca Giannola – Questi comportamenti non fanno che diminuire e depotenziare l’autorevole funzione sociale e il  ruolo degli educatori e dell’istituzione Scuola, più in generale”.

“In entrambi i casi – aggiungono Enzo Campo e Franca Giannola – nel mondo della rete si sono  scatenate le esternazioni, in una gara in  cui ciascuno si sente autorizzato a chiedere provvedimenti disciplinari nei confronti dei docenti, fino al licenziamento. Condannando qualsiasi interferenza di questo genere, in linea col clima poco sereno e preoccupante che si respira nel nostro Paese, esprimiamo la nostra solidarietà a coloro che hanno subito tali vili attacchi nell’esercizio del loro ruolo lavorativo”.

La Cgil e la Flc Cgil lanciano un appello per richiamare al rispetto delle norme e dei principi garantiti dalla Costituzione. “Saranno gli organi competenti a doversi pronunciare in merito alle questioni – aggiungono i segretari della Cgil e della Flc – Crediamo che l’attività scolastica debba essere lasciata fuori da battaglie elettorali che, oltre a fomentare contrasti, alimentano un clima che non fa bene ai nostri ragazzi e al nostro Paese. La serenità lavorativa di tutti gli operatori della scuola, che ogni giorno lavorano tra mille difficoltà, deve essere garantita, come vanno garantiti i loro diritti. Il serio lavoro che viene quotidianamente svolto nelle scuole non può e non deve essere assoggettato alle posizioni politiche del governo di turno”.

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Insegnate sospesa a Palermo. Cracolici: “quanta solerzia da parte del responsabile dell’Ufficio scolastico… qualcuno cerca una promozione?”

Nella vicenda che ha coinvolto l’insegnate dell’istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele di Palermo a proposito del ‘video su Salvini e le leggi razziali’, salta agli occhi un preoccupante e sospetto ‘attivismo’ del responsabile dell’Ufficio scolastico di Palermo. Non vorremmo che tanta solerzia nel punire l’insegnate sia legata ad un atteggiamento di ‘sudditanza’ nei confronti del Miur, proprio nei giorni nei quali si sceglie il nuovo vertice dell’Ufficio Scolastico regionale. Qualcuno pensa forse di ‘meritarsi una promozione’ per aver punito un’insegnate scomoda?”. Lo dice il parlamentare regionale del PD Antonello Cracolici, che su questa vicenda ha presentato una interrogazione all’assessore regionale all’Istruzione.

Cracolici chiede di verificare il comportamento del responsabile dell’Ufficio scolastico di Palermo, ed al tempo stesso di garantire la libertà di espressione degli alunni e la libertà di insegnamento tutelate dalla Costituzione rispettivamente agli articoli 21 e 33.

Bisogna garantire il pieno rispetto dei dettami costituzionali lesi – conclude Cracolici nell’interrogazione –  e porre rimedio all’illegittimo provvedimento emesso nei confronti dell’insegnante”. 
 

giovedì 16 maggio 2017

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A scuola video accosta Salvini al Duce: sospesa una docente. Corradino Mineo:” Chiederò subito se sussistono gli estremi per procedere in giudizio contro il ministro Bussetti, per abuso di potere e ostacolo allo svolgimento di un pubblico servizio”

Dichiarazione di Corradino Mineo , capolista de La sinistra in Sicilia e Sardegna

(Palermo, 16/05/2019) – “Rosa Maria Dell’Aria docente dell’istituto tecnico di Palermo, è stata sospesa per due settimane dall’insegnamento per aver detto di Salvini quello che Salvini fa intendere di se stesso. I fatti. Intanto Rosa non ha detto proprio niente. Un suo studente invece, in un video compito, ha liberamente accostato le leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza che porta il nome dell’attuale ministro dell’ Interno.

Apriti cielo! La “bestia”, la fabbrica delle fake news per Salvini, ha subito chiesto la testa dell’insegnante. In men che non si dica il ministro Bussetti ha ordinato l’ispezione e comminato la pena. Il ridicolo – meglio dire la cosa grottesca- è che è proprio il Ministro dell’interno a scimmiottare continuamente il duce, copiandone le pose e sostenendo -contro la Costituzione – che fascisti e anti fascisti sarebbero la stessa cosa. Chiederò subito se sussistono gli estremi per procedere in giudizio contro il ministro Bussetti, per abuso di potere e ostacolo allo svolgimento di un pubblico servizio. All’insegnante, che ha diritto a pubbliche scuse da parte del ministro, tutta la solidarietà mia e de La Sinistra.”

 

 

 

 


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