di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]
A tenere “accesa” l’ARS è il dibattito sulla censura all’assessore alla Sanità Massimo Russo, mentre i veri problemi dell’Isola continuano ad attendere il loro momento di dibattito. Voto rinviato a martedì
Pubblicato il 22 Settembre 2011
A tenere vivo il dibattito all’Assemblea regionale siciliana è stata la mozione di censura presentata, insieme ad altri deputati, dall’on. Pippo Limoli, firrarelliano doc, contro l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo.
Dopo accesi scontri in aula alla fine, anche questa volta, il voto non c’è stato e tutto è stato rinviato a martedì dal presidente del parlamento regionale Cascio anche perché diversi deputati di maggioranza avevano deciso di abbandonare i lavori.
Vien da chiedersi: ma con tutti i problemi che attraversa in questo momento la Sicilia è possibile che il parlamento venga impegnato a trattare temi di secondaria importanza, una mozione promossa da un’area politica che nel campo della Sanità siciliana ha avuto (ed ha) un grandissimo potere. Certo la personalità di Massimo Russo, il suo carattere non certo da agnellino pronto al sacrificio, ha costituito sino ad oggi un ostacolo a chi in passato ha esercitato notevoli influenze sulle scelte della sanità regionale.
E questo, senza entrare negli eventuali meriti e demeriti dell’assessore Russo, bisogna ricordarlo. La Sanità, fino a prima dell’arrivo del magistrato, era un luogo aperto a tutti. Il classico settore in cui operare le spartizioni, questo a te, quello a me, lì ci metto Caio, qua lasciamo Sempronio. Adesso invece c’è un assessore che fa delle scelte, giuste o sbagliate che siano, e se ne assume la responsabilità.
In ogni caso, come sottolineavamo, sono mesi che si va avanti con questa storia della mozione di censura dimenticando i veri problemi dell’Isola sui quali il parlamento regionale dovrebbe dibattere e confrontarsi con più passione e senso di responsabilità. Le aziende boccheggiano, le famiglie sono in difficoltà, le banche stringono la cinghia del credito, la questione della gestione dei rifiuti urbani attende ancora una svolta, il settore agricolo è disorientato, gli affitti sono alle stelle e le famiglie sempre più indebitate.
Una situazione veramente drammatica quella dei siciliani. E all’Ars che fanno? Il braccio di ferro sulla mozione di censura all’assessore Massimo Russo!
Ci permettiamo di dare un consiglio a tutti i deputati regionali: mettete da parte ogni istinto di parte e dedicatevi ai problemi della nostra Isola! Rilanciate seriamente il turismo, per esempio, perché la Sicilia con i suoi tesori potrebbe vivere di rendita! Poi magari, dopo, perché no, potreste anche occuparvi della “questione” Russo, della quale ai siciliani che lavorano ogni giorno frega poco o addirittura nulla…
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