“Qualche giorno prima che lo ammazzassero, Paolo ci disse: ‘Quando mi uccideranno ricordatevi che non sarà stata solo la mafia”‘. Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso il 19 luglio di 19 anni fa, è certa: dietro la strage che costò la vita al giudice e a 5 agenti di scorta, non ci fu solo Cosa nostra. “Suo fratello venne eliminato perché aveva scoperto la trattativa tra Stato e mafia e voleva impedirla?” le chiedono i cronisti durante la presentazione delle iniziative organizzate per ricordare l’eccidio di via d’Amelio. “Non sono un investigatore – risponde – ma certo l’immagine di Cosa nostra col boss con la coppola e la lupara che organizza una cosa simile è riduttiva”.Continua a leggere l’articolo pubblicato da “livesicilia” clicca qui
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