di Euplio
L’attività politica è fatta di uomini, pensieri e azioni. Ma soprattutto uomini, rileviamo quindi che:
Oltre al rinnovo del 90% dei dirigenti scelti dall’allora sindaco Enzo Bianco (la cui unica eccezione è rappresentata dal dott. Paolo Di Caro, già assessore a Catania, giusto in quota Pogliese, da poco vincitore di concorso al Comune) notiamo come in una inchiesta giudiziaria – in cui il Comune è parte offesa – gli imputati, accusati di aver dato causa al dissesto finanziario, personaggi politici incarnanti la dirigenza politico-amministrativa dell’allora centro sinistra catanese, decidano di essere assistiti da avvocati che invece – nell’aula politica – occupano il posto di avversario: ovvero ruoli apicali nella amministrazione municipale catanese di centrodestra.
Ci riferiamo agli avvocati Giuseppe Marletta, appena nominato nel collegio di difesa del Comune di Catania, (che assiste l’ing. Palmeri) e Luca Enrico Blasi, presidente della società Sostare, che assiste il congliere comunale Salvo Di Salvo.
Tralasciando la scelta degli imputati, ovvero di nominare un avvocato che parteggi per il centrodestra, cosa assolutamente irrilevante, è palese il conflitto d’interesse in capo ai difensori: i quali sono chiamati a scegliere – per dovere etico e deontologico – se assistere e curare gli interessi del Comune di Catania, per cui ricevono oltre i compensi anche il dovere di fedeltà oppure assistere i propri clienti che sono accusati di aver nuociuto alle casse comunali.
Delle due l’una, o rimettono gli incarichi di consulenza ricevuti a firma del Sindaco attuale, oppure rimettano l’incarico di difensori.
Un pò di sana morale politica e forense, anche a Catania farebbe bene.