L’ALTALENA
Lo spettacolo di Nino Martoglio, con Tuccio Musumeci, Miko Magistro, Guia Jelo, inaugura domenica 16 luglio la rassegna Teatro in Corte, organizzata dall’Associazione Città Teatro alla Corte di Palazzo Recupero Cutore ad Aci Bonaccorsi
«Questo spettacolo è storia del teatro. Ricordo ancora quando l’ho interpretato per la prima volta, nel 1958. Ero ancora un ragazzino di 25 anni e facevo già la parte di Pitirru che ho continuato a interpretare in tutti questi anni ogni volta che l’abbiamo portato in giro per la Sicilia e l’Italia sempre con grande successo e con qualche cambiamento». Così il maestro del teatro di tradizione Tuccio Musumeci parla dello spettacolo L’altalena che lo vede protagonista, insieme con Miko Magistro e Guia Jelo, in una co-produzione di grande successo del Teatro della Città e del Teatro Stabile di Catania. La pièce, dopo il debutto catanese e le prime date della tournèe estiva nazionale, approda ora – domenica 16 luglio, ore 21 – alla Corte di Palazzo Recupero Cutore ad Aci Bonaccorsi quale spettacolo inaugurale della rassegna Teatro in Corte, organizzata dall’Associazione Città Teatro e, ormai da tanti anni, appuntamento fisso nella cittadina etnea. In scena, oltre ai tre beniamini del pubblico Musumeci, Magistro, Jelo, la compagnia formata da Filippo Brazzaventre, Carmela Buffa Calleo, Agata Montagnino, Santo Pennisi, Emanuele Puglia, Santo Santonocito, Luana Toscano.
L’Altalena o Voculanzicula narra la storia di una giovane orfana, Ajtina, che abbandonata dal cosiddetto fidanzato, Mariddu, cerca conforto ed aiuto nella famiglia di lui, non trovandolo nella madre, Donna Flavia, ma soltanto nel fratellastro, Neli. Mariddu, ingelositosi, la ferisce e viene arrestato. Quando esce dal carcere vorrebbe riallacciare la relazione, ma Ajtina, a quel punto, preferisce il fratellastro Neli che durante quel lungo periodo, l’ha aiutata ad andare avanti con grande generosità, palesandole il suo amore seppur con tanta timidezza.
«Una storia d’altri tempi – scrive nelle note di regia il regista Giuseppe Romani – quasi una sceneggiata in termini drammaturgici. Senonché Martoglio inserisce nel plot narrativo due personaggi, i cosiddetti giovani di barbiere al servizio del principale Neli, costruendo tutta una serie di situazioni divertenti. In questo senso la tradizione ha visto sempre attori maturi interpretare i sopracitati due ruoli in origine pensati come giovani. Non sono, allora, i toni patetici ad avere decretato il successo della commedia ma l’irresistibile comicità che emerge dalle varie scene. Ecco perché, nella storia delle messe in scena di questa commedia, i primi attori del teatro siciliano hanno voluto interpretare il ruolo di Nino così come i grandi comici quello di Pitirru. Ed ecco perché L’Altalena ha avuto sempre grande spazio nel repertorio delle compagnie siciliane. La sua realizzazione rinnova una gloriosa tradizione teatrale che coinvolge da sempre gli spettatori. Siamo convinti, senza presunzione ma con molto rispetto per il passato, che anche questa volta sarà così».
L’ALTALENA
di Nino Martoglio
con Tuccio Musumeci
Miko Magistro, Guia Jelo
e con Filippo Brazzaventre, Carmela Buffa Calleo, Agata Montagnino, Santo Pennisi, Emanuele Puglia, Santo Santonocito, Luana Toscano
regia Giuseppe Romani
scene e costumi Giuseppe Andolfo
musiche Carmen Failla
produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro della Città-Centro di Produzione Teatrale.
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