di iena dell´Enpa
Sarà forse l’evoluzione del bracconaggio o magari l’originale trovata di un’arzilla anziana signora, fatto è che pur essendo già da tempo sotto i riflettori delle Guardie Zoofile Enpa di Catania, la signora A.M. di anni 65, ha rivoluzionato il concetto di uccellagione. Mentre i signori uomini stramazzano nei boschi tra sterpaglie e calura, collocando reti, richiami vivi e aspettando che la preda protetta dalla Legge, rimanga intrappolata per poterla vendere al mercato nero, la signora ha invece escogitato un metodo diverso. Aveva collocato fuori dal suo balcone un alberello ricco di fogliame e sistemato un vero nido di uccelli all’apice, poi, tra le foglie una gabbietta nascosta con dentro il cardellino di turno a fare da richiamo.
E in effetti, il piano aveva funzionato se non fosse stato per le Guardie Zoofile che intercettato il reato, si sono presentate a Ficarazzi –frazione di Acicastello, sequestrando tutto e denunciando l’astuta bracconiera alla Autorità Giudiziaria. I reati contestati sono la detenzione di fauna selvatica protetta, uccellagione e maltrattamento in quanto all’interno della minuscola e pericolosa gabbietta usata nell’illegale pratica dell’uccellagione, vi era un pulcino di cardellino che si dimenava arrecandosi anche dei danni fisici e del tutto sprovvisto delle cure parentali. Il piccolo era nato sul nido e mentre i suoi fratelli erano già partiti per il mercato nero, lui serviva come richiamo e solo in seguito sarebbe stato rimpiazzato e venduto anch’esso.
“Questa signora era già nota al nostro Nucleo Provinciale -ha dichiarato il responsabile del Corpo, Cataldo Paradiso- per altre manipolazioni che compie a danno degli animali e le avevamo già fatto visita tempo addietro ma sfortunatamente senza alcun esito. Forse questo deve averla tranquillizzata al punto da avere abbassato la guardia. Speriamo che adesso abbia capito che il crimine non paga soprattutto perché ad essere pagato sarà l’avvocato che dovrà difenderla in Tribunale” .
In tutta la zona di Acicastello esiste un corposo mercato di cardellini che sono una specie protetta sia dalle nostre leggi nazionali che internazionali e la prova sta nelle continue operazioni che le Guardie Zoofile Enpa svolgono nella repressione dei reati quasi sempre in quella zona. L’ultima era stata dei primi di questo stesso anno, che si è conclusa con la liberazione degli animali e una esemplare condanna.
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