Aci Castello (Ct): domani “SportCity-Viaggio nello SPort che cambia le Città”


Pubblicato il 19 Ottobre 2019

Dalla Città “smart” alla Città “sport”. Una rivoluzione già in atto che occorre cavalcare, cui occorre dedicarsi progettando i nuovi spazi urbani votati al benessere e al senso di comunità, nuovi obiettivi della società.

Un cambiamento di cui scrivono Fabio Pagliara e Paolo di Caro in. “SportCity – Viaggio nello Sport che cambia le Città”. Il Libro realizzato in collaborazione con Meriterò, Fidal Servizi, Cities Changing Diabetes, ANCI, sarà presentato domani, domenica 20 ottobre, a partire dalle 9.30, al Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center di Aci Castello, in occasione della “COLAZIONE IN FONDAZIONE”, consueto appuntamento con cui la Fondazione OELLE accoglie amici e curiosi con caffè, brioche per parlare di nuove progettualità. Saranno presenti, i due autori che racconteranno, in clima amichevole e informale, la genesi del progetto e le innumerevoli possibilità che il nuovo connubio tra città e attività sportiva porta con sé. A partire dal miglioramento della qualità della vita, passando per l’occasione di riprogettare spazi restituendoli alla fruizione comune. 

“Da tempo stiamo ragionando su come lo sport stia modificando la società – spiega Fabio Pagliara, segretario della Fidal (Federazione italiana di Atletica leggera). Lo sport è diventato sostanzialmente una filosofia di vita È decisivo nella moderna società ed è destinato a cambiare l’assetto urbano e la vita stessa delle città”. 
Il volume è dunque un’analisi di come lo sport, inserito in un contesto “smart”, possa accrescere la felicità dell’individuo, contribuendo all’evoluzione e alla crescita della “città”.
Un cambiamento inarrestabile al quale è legata la possibilità di vivere vite migliori, secondo Pagliara. “Siamo di fronte ad una occasione straordinaria per lo sport ma anche per la vita di ciascuno di noi – continua Pagliara. È una rivoluzione simile a quella a cui siamo giornalmente sottoposti con le nuove tecnologie o con la nuova consapevolezza sui temi ambientali. Star bene, essere felici e riappropriarsi delle città è un diritto. E rende i cittadini migliori”. 
C’è chi c’è riuscito. “A Copenaghen, Valencia, Berlino e in tante altre città, questa rivoluzione è già realtà – conclude Di Caro. I dati sono chiari, siamo ancora indietro specialmente dal punto di vista culturale, ma possiamo farcela”.
 

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