“La rivoluzione è in atto. Bisogna solo farsi trovare pronti”. Ne sono sicuri Fabio Pagliara, segretario della Fidal (Federazione italiana di Atletica leggera), e Paolo Di Caro, giornalista, tanto da metterlo nero su bianco: il benessere personale è collettivo è il nuovo obiettivo e le realtà urbane devono adeguarsi per non perdere questa importante, forse unica, occasione, per ripensarsi. È stato presentato stamattina, in occasione della “Colazione in Fondazione” al Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center di Aci Castello, il libro “SportCity – Viaggio nello Sport che cambia le Città”, che racconta questo enorme cambiamento in atto, fornendo contestualmente gli strumenti affinché anche in Italia si metta in moto questo circolo virtuoso, tassello fondamentale per tendere alla felicità.
“SportCity è un segnale – ha spiegato Pagliara – un fenomeno che crediamo inarrestabile perché la gente ricerca alcuni valori decisivi come il benessere, lo star bene, e poche cose, a parte lo sport, riescono a produrre tutto questo”.
Un modo di vedere la realtà che ci circonda, già votata a coniugare il concetto di salute con modifiche dell’assetto urbano, spiega ancora l’autore, puntando anche alla sostenibilità ambientale. “La rivoluzione è già realtà – prosegue – e noi vogliamo essere vicini a questo cambiamento, ma abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a portare avanti i progetti. Per questo motivo, con ANCI, andremo in circa una ventina di città italiane a spiegare perché questa trasformazione è utile e perché fa bene al nostro Paese”.
La condivisione da parte della Fondazione OELLE, presente con il direttore Carmelo Nicosia, la presenza del direttore del quotidiano La Sicilia, Antonello Piraneo così come quella del presidente di Confindustria giovani, Gianluca Costanzo evidenziano proprio questa apertura, la condivisione degli obiettivi e la necessità di coinvolgere tutti i gangli vitali della società per farsi trovare preparati. “Siamo già in ritardo – ha sottolineato Paolo Di Caro – A Copenaghen, Valencia, Berlino e in tante altre città, questa rivoluzione è già realtà – ha aggiunto. SportCity non è le città dove esistono già gli impianti sportivi: è un modo di vivere, una filosofia, un sistema che investe nel movimento fisico consapevole del controvalore che questo ha in termini di benessere, di qualità e di felicità. Per questo bisogna attivare una serie di azioni – ha continuato – e pratiche virtuose, investendo ad esempio nella mobilità sostenibile, insomma, prendendo spunto dalle città europee e facendoci aiutare dalla tecnologia che non è una nemica del benessere. Tutt’altro: noi riteniamo che il recupero delle città e la loro trasformazione vada di pari passo con l’utilizzo della tecnologia per agevolare i contatti, la capacità dei vari sport insieme, il saper dare le giuste informazioni per fare lo sport in maniera controllata e adeguata”.
La presentazione di stamani è stata anche occasione per illustrare UStp, l’APP innovativa, realizzata in collaborazione con FIDALSERVIZI, che premia chi svolge attività fisica con servizi cittadini. Un modo per per legare benessere e vivibilità, salute e cura dell’ambiente, di cui ha parlato a lungo il CEO Marco Loteta.