Catania, 22 novembre 2024 – I consiglieri comunali del M5s Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio hanno presentato un’interrogazione urgente sulla recente concessione rilasciata alla società La Tortuga, che prevede l’ampliamento e la privatizzazione del molo di ponente del porticciolo di Ognina, sottraendo spazi storicamente accessibili alla collettività. “La concessione, approvata dalla Regione Sicilia, sembrerebbe senza […]
ACI CASTELLO, “PALETTI PER TUTTI” : TUTTO IN ORDINE, PARCHEGGI “SCOMPARSI” O QUASI! E MOLTI COMMMERCIANTI VANNO ALLA “GUERRA” CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Pubblicato il 10 Febbraio 2024
di iena senza parcheggio marco benanti.
Era un po’ di tempo che non mettevamo piede stabilmente ad Aci Castello, ridente comune sul mare della provincia di Catania. Ed è stata davvero un’esperienza che non si dimentica.
Arrivati con uno scooter, pensavamo che sarebbe stato semplice trovare uno spazio per parcheggiare. Mai dire mai: mezz’ora e più di giri attorno alle vie del centro. Nulla.
Poi, finalmente, un posto: “ha vinto un concorso alle poste!”. L’ironia salva sempre i catanesi e affini. Stavolta, è arrivata da un semplice passante che forse aveva già notato le nostre difficoltà nell’allocare uno scooter. Immaginate un’auto… Ma, la curiosità e figlia delle “persone sporche” come noi: e allora ci siamo messi a chiedere. Cosa che dalle parti di Catania e viciniori è sempre visto come una sorta di “lesione” o meglio “una lesa maestà” o quasi. Ma, sarà. Cosa è venuto fuori? Che da mesi, la situazione del centro, in particolare di via Re Martino è diventato un “problema” sopratutto per chi vive di commercio. L’amministrazione comunale, infatti, ha collocato una serie di paletti (“dissuasori”) sorte di “righe dell’ordine”, con l’evidente intento di non fare parcheggiare auto o motorini. Parrebbe proprio una misura per garantire sicurezza ai pedoni e ai portatori di handicap. Nobile pensiero. Ma i nobili pensieri dovrebbero integrarsi con le legittime istanze o esigenze di chi lavora. Sarà così? Intanto, pochi giorni fa una clamorosa protesta: un commerciante si è incatenato davanti al suo negozio, in pieno centro. Insomma, più paletti meno scarico merci. Come lavorare in queste condizioni?
Ma come dimenticare anche i disagi degli autobus dell’Amt per le soste che creano ostacoli al traffico? Con i paletti questo dovrebbe essere superato, così raccontano. Ma da altre parti si indicano soluzioni possibili diverse. Insomma, il tema è ricco di implicazioni e magari sarebbe auspicabile una soluzione condivisa, magari coinvolgendo tutti i soggetti interessati. E’ andata così, non sembra proprio….
Certo, che poi passeggiando sui marciapiedi si nota che lo spazio è davvero ridotto per chi ha difficoltà quotidiane, anche a voler dare credito all’esigenza fondamentale del passaggio di pedoni e portatori di handicap: un buontempone ci ha detto che potrebbe essere adottato un “passeggino volante”. Chissà, una soluzione possibile? Scherzi a parte, a passeggiare per via Re Martino si nota non soltanto un clima da “paese della Val Brembana” (silenzio, pochi passaggi, attività chiuse o quasi…), ma parlando con i commercianti si viene a sapere di perdite di incassi, di chiusure prossime o già avvenute, in totale una decina o quasi di negozi, locali, attività economiche in via di…”estinzione”. “In queste condizioni non posso lavorare”-ci hanno detto, indicando i famosi paletti…Che fanno bella mostra: ne abbiamo contati decine in poche centinaia di metri di strada. Eppure, all’inizio di via Re Martino di confusione stradale ne avevamo vista abbastanza (qualche doppi fila, qualche violazione evidente del codice della strada), poi a scalare, scendendo abbiamo notato un “diluvio” di paletti (ma gli stessi come sono distribuiti? Con razionalità o “macchia di leopardo”?) e pochi mezzi o nessuno parcheggiati. Sarà una coincidenza? Ma la difesa social del sindaco è perentoria!
E per il futuro cosa attende Acicastello? Alle porte, c’è la Ztl, da “incorniciare” sul lungomare: una soluzione che fa già discutere. E, secondo taluni, chiudere. Perchè il tormentone è già partito: “ma i parcheggi dove sono?” Un tormentone che rischia di diventare un invito a risolvere o una sorta…di “incubo”.
Chiudere attività. Anche perchè di zone a parcheggio non se ne trovano, se non all’inizio del paese. E arrivare da questo punto al lungomare significa percorrere diverse centinaia di metri. Magari potrebbe essere una soluzione per “amplificare le attività atletiche” di castellesi e turisti? Chissà.
A proposito, fra pochi mesi si vota…
Naturalmente, il tema è aperto ad interventi di chi vorrà dire la sua. Nessuno escluso.
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