Catania, 26 novembre 2024 – A una settimana dall’annullamento del referendum sull’Accordo Integrativo Aziendale 2024-2026, il silenzio e la mancanza di chiarezza sulle ragioni di quanto accaduto continuano a pesare sui lavoratori di Amts Spa. L’annullamento, deciso dal Presidente di seggio per un difetto formale, ha interrotto un momento cruciale per i lavoratori, che avrebbero […]
Acireale, Roberto Mirabile, presidente dell’associazione ‘La caramella buona’, replica al difensore del prete accusato di abusi
Pubblicato il 06 Aprile 2012
di iena cattolica
Ieri l’avvocato Antonio Fiumefreddo, legale di don Carlo Chiarenza, aveva convocato una conferenza stampa per smontare, a suo avviso, l’accusa del dott. Teodoro Pulvirenti di aver subito degli abusi ad opera del sacerdote quando era ancora minorenne. In quell’occasione l’avvocato del parroco aveva parlato dei dieci silenzi della vittima; dei dieci, a suo modo di vedere, punti oscuri. Dopo le tesi sostenute dall’avvocato Fiumefreddo a difesa del parroco, adesso si registra la dura presa di posizione di Roberto Mirabile, presidente dell’associazione “La Caramella Buona”, che in un’appassionata lettera ribatte punto per punto a quanto sostenuto dalla difesa del prete (fonte www.meridianamagazine.org).
di Roberto Mirabile, (presidente dell’associazione “La Caramella Buona”)
“Rispetto naturalmente il ruolo della difesa di Don Carlo Chiarenza, delle cui eventuali responsabilità risponderà alla magistratura italiana e, forse, a quella vaticana. A seguito della conferenza stampa di oggi (ieri, ndr), svoltasi nello studio dell’avvocato del sacerdote, desidero precisare quanto segue.
1) i contenuti della conferenza non mi sorprendono, nel senso che mi aspettavo il nulla e così è stato: in altri casi affrontati e soprattutto nel caso di Don Ruggero Conti, il sacerdote che a Roma con l’avvocato Nino Marazzita, nostro presidente onorario, abbiamo fatto condannare l’anno scorso a oltre quindici anni di carcere più pene accessorie, la strategia difensiva era praticamente la stessa: arrampicandosi sugli specchi, i difensori non possono fare altro che cercare di screditare la vittima, il suo contesto famigliare; la difesa vuole screditare ma non smentisce i fatti;
2) malgrado quindi la prassi si ripeta, non possiamo sorvolare sulla discutibilissima tattica utilizzata: far passare Teo Pulvirenti come una persona inattendibile, addirittura mentalmente instabile, problematico e con l’aggravante della sessualità omosessuale,come se questa fosse elemento di poca credibilità;
3) i dieci silenzi del dott. Pulvirenti, come biblicamente scrive la difesa, sono campati in aria: Pulvirenti non nasconde nulla e non tace, come ha dimostrato ampiamente. Inutile provare in modo meschino a capovolgere i ruoli ! Questa operazione, come detto già affrontata ampiamente da La Caramella Buona in altri processi, non potrà assolutamente funzionare e la magistratura lo potrà serenamente dimostrare;
4) non esistono “veri motivi” dell’allontanamento di Pulvirenti dalla Comunità, se non la tattica del sacerdote di togliere gli incarichi ai ragazzi della parrocchia quando scomodi: si vuole forse additare la cittadinanza di Acireale come omofoba ?
5) il ruolo del padre Preside Pulvirenti non fa altro che dimostrare la buona fede della famiglia nel rispetto della Chiesa e ricordiamo che Teo ha pienamente informato i genitori solo recentemente di quanto realmente accaduto; questo è del tutto normale per una vittima di abuso sessuale e psicologico;
6) inconsistente affermare che a Cassone e in Parrocchia ci fossero “sempre” altre persone: e quindi ? si vorrebbe dimostrare che il sacerdote non poteva mai e poi mai rimanere isolato dalla vista di altri ? anche questa difesa è totalmente fragile;
7) tacere sul Centro di Ascolto ovvero Telefono Amico ? questa sarebbe una prova della totale infondatezza delle accuse che Teo muove al sacerdote ? l’estraneità ai fatti del sacerdote si dimostrerebbe con l’aver fondato il (discusso) Telefono Amico ? piuttosto ridicola come cosa; screzi e cartoline non modificano alcuna sostanza delle accuse mosse dal dottor Pulvirenti al sacerdote Don Carlo Chiarenza e la magistratura potrà dimostrarlo serenamente;
9) inutile continuare a dire che Pulvirenti ha strumentalizzato e addirittura manomesso la registrazione con Chiarenza e Urso: se ne occuperà la magistratura;
Mi dispiace, e voglio dirlo, che la difesa di Don Chiarenza abbia minacciato Pulvirenti di querela per “gravissima calunnia”, anche perché con questo potrebbe intimorire altre presunte vittime che, in parte, già si sono rivolte a La Caramella Buona Onlus e soprattutto, come corretto e giusto, alla Polizia delle Comunicazioni di Catania quindi al Pubblico Ministero Dott.ssa Marisa Scavo.
Ancora: se non è Don Carlo Chiarenza a volere la denuncia contro Pulvirenti per calunnia, di chi sarebbe l’iniziativa, dell’avvocato difensore in persona? Il Preside Pulvirenti e la famiglia tutta ha contattato i legali de La Caramella Buona Onlus per verificare una denuncia querela per le gravi affermazioni dell’avvocato di Don Chiarenza.
Nel massimo rispetto del ruolo e della professionalità della difesa di Don Carlo Chiarenza, posso affermare che il Dottor Teodoro Pulvirenti e La Caramella Buona Onlus sono certi che la verità, sollecitata peraltro da quattromila persone alla fiaccolata di Acireale, vincerà su ogni tentativo di screditare le vittime di un orribile reato e riconfermiamo la massima collaborazione e fiducia nella Polizia e nella Magistratura. Firmato Roberto Mirabile, Presidente dell’Associazione La Caramella Buona”
Lascia un commento