Di fronte alla crisi pandemica, ambientale, sanitaria, sociale e, per certi aspetti, democratica che sta sconvolgendo il pianeta e il nostro Paese restare immobili e passivi sarebbe colpevole e gravissimo. Occorre perciò mobilitarsi per dare una risposta politica che sia nel contempo, concreta e alternativa, rispetto alle disastrose ricette neoliberiste che ci hanno portato in questo disastro.
Non si può pensare di continuare ad alimentare uno stato di guerra permanente ed investire migliaia di miliardi di dollari in armamenti, sconvolgendo la vita di numerosi popoli, impedendo il diritto all’autodeterminazione e intervenendo con piglio neocoloniale in giro per il mondo. Da Cuba alla Palestina, dall’America latina, dall’Asia centrale all’Africa, dal Medioriente al Magreb, le intromissioni delle potenze Occidentali hanno portato caos, morte e distruzione. Gli sconvolgimenti climatici, i movimenti migratori e la crisi sanitaria pongono all’Italia e all’ Europa sfide enormi che né il centrosinistra, collocato solidamente nel campo liberista, né Draghi e le destre, vogliono affrontare nell’interessi dei popoli e delle classi popolari. Il loro obiettivo è garantire le rendite di posizione di Confindustria e dei ceti benestanti, per noi la priorità invece sono le classi popolari e i lavoratori.
Oggi, quindi, è fondamentale proporre un percorso e una prospettiva: praticare l’opposizione a Draghi, a tutte le guerre, al liberismo neocoloniale senza distinzione, per rilanciare il progetto dell’Alternativa, tramite la ripresa del conflitto sociale e la valorizzazione delle pratiche mutualistiche di solidarietà.
Mimmo Cosentino, segretario regionale Sicilia
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.