Adomex
Il Presidente della Regione non ci sta alle interpretazioni che la stampa ha dato per i nomi che la maggioranza dei soci ha fatto e spiega come si è arrivati alle designazioni del vertice della società che gestisce l’aeroporto di Catania, ente sul quale insistono interessi miliardari.
Ci chiama per fare sentire le proprie ragioni e lo invitiamo, interessati, a renderci le sue dichiarazioni, che apprezziamo.
“Ma quali giochi politici -inizia Rosario Crocetta-. Li ho sbaragliati tutti. Abbiamo sbaragliato i rappresentanti pubblici della Regione (leggasi deputati e leaders politici-ndr). Ho sbaragliato il gioco politico che voleva una spartizione che voleva la spartizione su base partitica. Tutti urlano. Se la scelta fosse stata Torrisi, tutto il consiglio doveva essere rappresentativo della politica. Torrisi è rappresentante di una forza politica.
Questo era un metodo per Catania, per l’aeroporto più importante del sud Italia?
Quella di Torrisi non era una scelta corretta e senza volere togliere nulla a Torrisi che ha la mia stima, ma questa scelta avrebbe causato un effetto domino e avrebbe causato una lottizzazione con tutte le forze politiche, e questo era assolutamente da evitare”.
“Le persone indicate -continua Crocetta-, e la scelta fatta sulla base di una valutazione attenta, che intanto univa i territori interessati, compresa una attenzione su l’aeroporto di Comiso. Bisognava unificare il territorio che afferisce a Catania. Una rappresentanza della Sicilia orientale, che hanno competenze manageriali come Ornella Laneri e Daniela Baglieri nota economista di fama internazionale.
L’idea surreale di Agen secondo la quale la Laneri sia espressione addirittura di Ivan Lo Bello. Io con Lo Bello non mi sono sentito e con il quale ho una causa per risarcimento danni milionaria”.
“Poi ricondurre la Baglieri a Castiglione -aggiunge Crocetta-, sol perché l’ha chiamata per complimentarsi mi pare una affermazione astrusa (gli attribuisce quindi un atteggiamento da cappellaio???-ndr). A dire il vero, lo definisco, questo, un gesto di cortesia, di political agreement, che avrebbero dovuto fare tutti. Io non ha mai avuto rapporti meravigliosi con Castiglione col quale non mi sento. Da un lato Castiglione dall’altro Lo Bello col quale sono in lite, se invece avessi designato Torrisi non c’era lottizzazione. Qualcuno tenta la lottizzazione e poi accusa gli altri di farla”.
“Tanto per essere chiari –afferma Crocetta-. I nomi non li sapeva nessuno, nemmeno le persone interessate, ho fatto queste scelte in autonomia valutando le competenze tecniche e soprattutto per liberare Catania dall’occupazione politica che c’è stata per tanti anni. Capisco che a Catania c’è la guerra di tutti contro tutti, comprese le categorie ed io ritengo che così non vadano da nessuna parte. Alla Camera di Commercio di Catania si denunciano l’un contro l’anno, da sempre. Io ero intervenuto con l’amministrazione attuale della SAC, ritenendo utile e necessario un rinvio delle designazioni, ci è stato risposto che lo statuto non lo prevede”.
“La verità è che abbiamo sbaragliato la politica (noi diremmo certa politica – ndr)-. Non trovate padrini e padroni politici perché non ce ne sono. Si sono scoperte personalità che normalmente la politica non valorizza. È questa la Sicilia che dobbiamo portare avanti e se mi consentite con orgoglio la Catania che dobbiamo portare avanti”.
Purtroppo certa politica non predilige la meritocrazia, le capacità, né le intelligenze. Solo bassa clientela elettorale.
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