Aeroporto di Catania. Lo scalo deve chiudere per un mese, dopo la vicenda Wind Jet ancora disagi in vista per i siciliani

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di iena aeroportuale

C’è il rischio di forti disagi per i siciliani se l’aeroporto Fontanarossa dovesse chiudere per un mese senza aver individuato delle valide alternative. Il 2012 sarà difficilmente dimenticato dai siciliani che viaggiano in aereo: prima i disservizi legati alla situazione della compagnia low cost Wind Jet, adesso la chiusura per un mese dello scalo etneo.

La chiusura dell’aeroporto Fontanarossa di Catania è infatti prevista, per un mese, a partire dal prossimo 5 novembre. Il sito sarà interessato da lavori di adeguamento e riqualificazione dell’Air Slide, un appalto aggiudicato da un gruppo d’imprese tra cui il consorzio stabile “Valori Scarl” di Roma e le aziende catanesi “Cogip Spa” e Ing. Pavesi & C”. La base d’asta dell’appalto era di oltre trenta milioni di euro, ma l’Ati sopracitata se l’è aggiudicato a quasi 20milioni, con un ribasso dell’oltre il 33%. I lavori rientrano nel contratto di programma stipulato tra la Sac e l’Enac e il primo passo sarà appunto la riqualificazione della pista con il rifacimento della pavimentazione e delle sue fondamenta vecchie di oltre 50 anni.

Il vero problema è l’alternativa. Su Sigonella non ci sarebbe la disponibilità da parte dell’Amministrazione militare italiana, anche se si spera ancora che il ministro dei trasporti Passera riesca a far cambiare idea alla Difesa. In ogni caso Sigonella potrebbe assorbire molto meno della metà del traffico aereo catanese e quindi da sola sarebbe sempre insufficiente. Qualcuno aveva proposto il vicino aeroporto di Comiso, tanto pubblicizzato e anche inaugurato, ma ancora Comiso non sarebbe in condizione di essere operativo. Rimanendo così la situazione, il traffico aereo dell’aeroporto di Catania per un mese, dal 5 novembre al 5 dicembre, potrebbe essere “dirottato” su Palermo o Reggio Calabria (quest’ultimo scalo richiede però la presenza di piloti con uno specifico addestramento possedendo una pista con un accesso reso difficoltoso dalla presenza degli argini che contengono un torrente che attraversa l’area in prossimità dello scalo).

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Redazione Iene Siciliane

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