Aeroporto Fontanarossa: “Intesa per Catania” invia lettera al Ministro dei Trasporti a garanzia


Pubblicato il 06 Agosto 2012

Iniziativa su un tema “caldo”…a cura di Iena con le AliUna lettera al Ministro dei Trasporti per garantire il futuro dell’aeroportodi Catania e sollevare l’esigenza di guardare al futuro dello scalo etneo.E’ l’iniziativa, presentata nel corso di una conferenza stampa, posta inessere dai consiglieri comunali Bartolomeo Curia, Puccio La Rosa e FrancescoMontemagno (nella foto) promotori del progetto civico “Intesa per Catania”.La situazione di stallo determinatasi nell’individuazione del nuovo consigliod’amministrazione della Sac – affermano i consiglieri comunali BartolomeoCuria, Puccio La Rosa e Francesco Montemagno – dimostra l’inadeguatezza delsistema creato dai proprietari delle quote sociali della Sac. E’ evidenteche la formula di gestione affidata per intero ad istituzioni pubblichedirette ed indirette – spiegano Curia, La Rosa e Montemagno –fa venire menola logica della produttività e dell’interesse nei confronti di una societàalla quale si dovrebbe consentire di ricercare maggiore efficienza ed utili.Esempio evidente di tale condotta – aggiungono i rappresentanti d’Intesa perCatania – è il silenzio”assordante” mantenuto sulla questione “WindJet” –Alitalia, nella quale sono a rischio oltre 1000 posti di lavoro e ladiminuzione di voli su Catania, con ciò che questo può comportare innegativo per l’aeroporto e per la città. In qualsiasi società eventualisoci di minoranza dopo avere provato eventuali scalate in assenza dirisultati si sarebbero ritirati per non compromettere la tenutadell’azienda.Sull’aereoporto catanese capita invece – ammoniscono i treconsiglieri comunali – che i cosiddetti proprietari delle quote, non avendoalcun interesse economico diretto, vanno avanti nello scontroinfischiandosene della tenuta e del futuro della società. Serve modificarecon evidenza – aggiungono i consiglieri comunali Bartolomeo Curia, Puccio LaRosa e Francesco Montemagno – gli assetti di gestione dell’aeroporto diCatania consentendo l’ingresso di partner privati e sviluppando quanto giàaccade nel resto del mondo ed in Italia, evidente l’esempiodell’aerostazione di Venezia, dove il ruolo delle istituzioni pubbliche èlimitato e funzionale alla tutela del territorio.Riteniamo – aggiungono Bartolomeo Curia, Puccio La Rosae Francesco Montemagno – che oggi a Cataniatutti i soggetti chiamati ad operare le scelte sull’aeroporto Fontanarossaabbiano fallito e mettano a rischio il futuro dello scalo. Ecco perché –aggiungono i tre consiglieri comunali – scriviamo al Ministero dei Trasportie all’Enac chiedendo un incontro per sollecitarli ad un immediato interventodi controllo e tutela. Se necessario – aggiungono ancora Bartolomeo Curia,Puccio La Rosa e Francesco Montemagno – chiederemo di valutare forme disostituzioni dall’alto del cda e di indicare un amministratore unico che sioccupi di gestire e di rilanciare l’aeroporto catanese valutando l’ingressodi soggetti privati e rivedendo l’assetto societario dell’azienda perevitare il ripetersi di conflitti simili.


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