Pubblichiamo la presa di posizione sul tema dello scalo catanese del gruppo composto dai consiglieri comunali Bartolomeo Curia, Puccio La Rosa e Francesco Montemagno (nella foto)….a cura di Iena con le AliLa situazione di stallo determinatasi nell’individuazione del nuovoconsiglio d’amministrazione della SAC – affermano i consiglieri comunaliBartolomeo Curia, Puccio La Rosa e Francesco Montemagno, promotori delprogetto civico “Intesa per Catania” – dimostra l’inadeguatezza del sistemacreato. E’ evidente che la formula di gestione affidata per intero adistituzioni pubbliche dirette ed indirette – spiegano Curia, La Rosa eMontemagno – ha fatto venire meno la logica della produttività edell’interesse nei confronti di una società che anziché perdere tempo inscontri di potere dovrebbe attivarsi per creare efficienza ed utili.Esempio evidente di tale condotta – aggiungono i rappresentanti d’Intesa per Catania– è il silenzio”assordante” mantenuto sulla questione Wind Jet – Alitalia,nella quale sono a rischio oltre 1000 posti di lavoro e la diminuzione divoli su Catania, con ciò che questo può comportare in negativo perl’aeroporto e per la città. In qualsiasi società eventuali soci diminoranza dopo avere provato eventuali scalate in assenza di risultati sisarebbero ritirati per non compromettere la tenuta dell’azienda.Sull’aeroporto catanese capita invece – ammoniscono i tre consigliericomunali – che i cosiddetti proprietari delle quote, non avendo alcuninteresse economico diretto, vanno avanti nello scontro infischiandosenedella tenuta e del futuro della società.Serve modificare con evidenza –aggiungono i consiglieri comunali Bartolomeo Curia, Puccio La Rosa eFrancesco Montemagno – gli assetti di gestione dell’aeroporto di Cataniaconsentendo l’ingresso di partner privati e sviluppando quanto già accadenel resto del mondo ed in Italia, evidente l’esempio dell’aerostazione diVenezia, dove il ruolo delle istituzioni pubbliche è limitato e funzionalealla tutela del territorio piuttosto che a soddisfare gli interessi diquesto o quel gruppo e ad occuparsi di divisioni, più o meno trasparenti, diposti di lavoro ed appalti ad accoliti e conoscenti. Riteniamo – aggiungonoBartolomeo Curia, Puccio La Rosa e Francesco Montemagno – che oggi a Cataniatutti i soggetti chiamati ad operare le scelte sull’aeroporto Fontanarossaabbiano fallito e mettano a rischio il futuro dello scalo. Ecco perché –aggiungono i tre consiglieri comunali – scriveremo al Ministero deiTrasporti e all’Enac chiedendo un incontro per sollecitarli ad un propriointervento di controllo e tutela. Se necessario – aggiungono ancoraBartolomeo Curia, Puccio La Rosa e Francesco Montemagno – chiederemo divalutare forme di sostituzioni dall’alto del cda e di indicare unamministratore unico che si occupi di gestire e di rilanciare l’aeroportoCatanese valutando l’ingresso di soggetti privati e rivedendo l’assettosocietario dell’azienda per evitare il ripetersi di conflitti simili.
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