AEROPORTO “IO NON C’ENTRO”: LA STAMPA “ESTERA” CONTRO LA SICILIA, 2


Pubblicato il 06 Agosto 2023

Fonte Corriere della Sera.
Di Aldo Cazzullo:

“Cari lettori,
Anch’io mi sono trovato a passare per l’aeroporto di Catania, e vi assicuro che l’ottimo reportage di Leonard Berberi sul Corriere di mercoledì non ingigantisce la realtà, anzi. Tempo fa, un astuto ristoratore cinese scrisse sul menu che un suo piatto era «indescrivibile con parole occidentali». Ecco, le condizioni in cui i passeggeri attendono i voli all’aeroporto di Catania sono indescrivibili con parole occidentali. Intendiamoci: il personale è cortese ed efficiente. Lavora in condizioni durissime, e fa miracoli. Funziona così: la gente aspetta fuori, sotto il sole cocente; in vista dell’imbarco, un signore esce con il megafono e avverte: «Barcellona! Chi deve partire per Barcellona?». I passeggeri per Barcellona entrano nel terminal C, e iniziano una lunga ed estenuante coda prima per i controlli, poi per l’imbarco. Questo perché il terminal principale, denominato A, è ancora chiuso, per un piccolo incendio avvenuto quasi tre settimane fa; il terminal storico, detto B, dovrebbe essere recuperato in base a un progetto del 2020, ma è ancora inutilizzato; e il terminal C è troppo piccolo per una capitale del turismo qual è Catania. Così molti voli vengono dirottati su Comiso, Trapani, Palermo, aeroporto che a sua volta è stato chiuso per gli incendi. Cancellati tutti i voli extra Schengen. Un volo Lufthansa causa vento è stato dirottato su Malta. Ieri sera è stata annunciata la riapertura del terminal A, dove però i dipendenti non potranno lavorare per più di 4 ore, con le mascherine. L’estate per la Sicilia è stata drammatica. Ai disagi per la popolazione locale si sono aggiunti quelli per i visitatori. Mi chiedo se i siciliani siano consapevoli di quale disastro rappresenti la malagestione dell’aeroporto di Catania. Quanti turisti non sono arrivati. Quanti non verranno più dopo la disastrosa esperienza. Un tassista mi ha detto: «Che problema c’è, l’altra sera in un ristorante delle Eolie ha cenato De Niro e solo con quello che ha speso in vino ha salvato l’estate del locale». Magari è vero. Però è possibile che De Niro l’estate prossima vada in Polinesia o alle Maldive. Il turismo siciliano vive anche del signor Rossi o di mister Smith. Che veniva sempre, quest’anno non è riuscito ad arrivare o ha faticato molto, e l’anno prossimo magari resterà a casa sua.”


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

1 min

“Tutti i nodi vengono al pettine: quando c’è il pettine.”-disse Leonardo Sciascia. Oggi è drammaticamente il 23 febbraio 2025: il Papa non sta tanto bene, il mondo pure, ma dalle parti di ienesicule si festeggia lo stesso. “Che gente! Privi di senso dell’opportunità” -dirà qualcuno. Ma questo qualcuno non sa che sono arrivati anche per […]

1 min

Tratto dai documenti forniti in conferenza stampa dall’associazione. “Apprendiamo in questi ultimi giorni che il 14 marzo si dovrebbe tenere la Conferenza di servizi Decisoria per il rilascio di una concessione demaniale, per 99 anni, ad una impresa che vorrebbe costruire un porto turistico con le relative infrastrutture turistico-ricettive e commerciali. Tutto ciò, ancora una […]

6 min

Documento diffuso in occasione della conferenza stampa di stamattina dell’associazione. “IL NUOVO PIANO REGOLATORE DEL PORTO: siamo sicuri che ci porterà dei vantaggi? In questi mesi i mezzi d’informazione ci hanno illustrato un avveniristico Piano Regolatore del Porto (PRP). A qualcuno sarà venuta in mente Barcellona o Genova, rinate con il rinnovamento del porto. Ma […]

4 min

Le associazioni animaliste diffidano i Comuni e l’Asp Veterinaria di Catania a predisporre una CABINA DI REGIA per concordare linee guida univoche e protocolli per il contenimento del randagismo COMUNICATO STAMPA Le associazioni animaliste diffidano i Comuni e l’Asp Veterinaria di Catania a predisporre una CABINA DI REGIA per concordare linee guida univoche e protocolli per […]