Agen: “Ecco cosa sta per accadere a Fontanarossa….”

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L’occasione è stata la presentazione alla stampa (nella foto un momento) del bilancio consuntivo (con risultati lusinghieri) della Camera di Commercio, di cui è presidente. Abbiamo approfittato, da iene consumate, di una pausa per “acchiappare” Pietro Agen (nella foto con il suo vice Francesco Costanzo e dal vice segretario generale Franco Virgillito) e chiedergli lumi su quanto accade all’aeroporto di Fontanarossa, in particolare sulle nuove nomine alle porte. Ed ecco cosa ci ha detto il Presidente della Camera di Commercio…

Di Iena grande, MarcoBenanti

Dott. Agen come stanno le cose sulla Sac al momento? “I bilanci devono essere approvati entro il 30 di aprile. E’ stata chiesta dalla Sac una proroga che per legge può essere concessa anche se sinceramente forse non c’è ne sarebbe stato bisogno. L’ha ottenuta, questo perché devono essere approvati i bilanci prima delle partecipate, poi arriverà il bilancio consolidato. Le partecipate hanno predisposto i bilanci, i revisori dei conti hanno fatto le note, esiste già un bilancio consolidato io l’ho visto, attendiamo ora i termini di legge per l’approvazione e la presentazione. E’ un percorso in itinere io mi auguro che si concluda entro maggio o entro massimo entro il 15 di giugno.

E le nomine? “Subito dopo, una volta che viene approvato il bilancio, anzi prima addirittura, il presidente convocherà l’assemblea dei soci per le nuove nomine.”

Cosa bolle in pentola? “A seguito di una mia lettera al collegio sindacale, si è arrivati ad una richiesta di convocazione dell’assemblea dei soci per procedere al rinnovo cariche. Perché? Esiste una interpretazione di legge diversa, io non dico nemmeno chi ha ragione, non mi compete. Io ho revocato due consiglieri (Giovanni Arena e Totò Bonura, ndr), revocando due consiglieri qualcuno ritiene che sia già decaduto il consiglio, qualcun’altro, secondo un’altra interpretazione no. Allora è stata convocata questa assemblea, il 21 maggio prossimo, in cui ai punti uno e due c’è proprio questo passaggio. Allora dovesse essere confermato che il consiglio è decaduto, ci sarebbe allora il rinnovo delle cariche”.

Le ipotesi quali potrebbero essere? Santo Castiglione Presidente? “Allora prima eravamo otto quote otto consiglieri ed era tutto molto facile. Oggi sono otto quote cinque consiglieri, io come Camera di Commercio ho tre seggi, rivendico due seggi, uno per l’amministratore delegato. Ho indicato uno dei due nomi che è quello di Totò Bonura, indicherò il secondo nome, per il consigliere, che sarà sempre e comunque un imprenditore”.

E il Presidente? “La Presidenza ritengo che debba andare agli altri soci, questo è normale. Dopo di chè, nella mia visione la politica ha tre seggi, le altre Camere di Commercio due e quindi ognuno farà le sue scelte”

Realisticamente che nomi si fanno per la Presidenza? Quello di Castiglione esiste? “Quello che è girato e che io ho ricevuto e come tale io ho chiesto conferma alla politica è stato quello di Santo Castiglione. E’ stato lui a proporsi, ha fatto il suo nome candidandosi. In generale, c’è un generale consenso, almeno intorno ai tre quarti di chi dovrà prendere la decisione. Un quarto nì…”

Ma è vero o no che ci sarebbero dietro questa storia delle nomine due cordate, una con lei e l’altra con Ivan Lo Bello e Giuseppe Castiglione? “Per quanto riguarda Ivan Lo Bello ci sono state due riunioni in cui è stato presente il suo delegato, ma dell’argomento aeroporto non si è parlato. Giuseppe Castigline l’ho sentito. Beh, se ha delle idee le tiri fuori e le proponga. Certo non vedo come Giuseppe Castiglione possa rivendicare qualcosa ancora all’aeroporto nel momento in cui con una sola quota ha certamente la terza carica più importante dell’aeroporto, non vedo a che titolo ne possa rivendicare delle altre”.

E il presidente uscente Mancini come lo giudica? “Io credo che il presidente Mancini abbia governato complessivamente bene come ho sempre detto, ritengo come ho detto anche di me che si poteva fare di più, ritengo che negli ultimi mesi abbia dato un inisuale accellerazione ad alcune cose che io sinceramente avrei lasciato al successore”.

Ma qualcuno sussura che potrebbe esserci stato una sorta di “tradimento” di Mancini? “Io non ho mai accusato Mancini di tradimento, ritengo che possa avere un umano dispiacere a lasciare un incarico, dove per altro non ha operato male”.

Altre questioni aperte? “Mah ad esempio c’è da cambiare il direttore che va in pensione”

Ma in generale come sta lo scalo di Fontanarossa? ” Sta meglio di prima, questo non ci sono dubbi. Il cambiamento è su più piani: ad esempio, l’ufficio acquisti si è fortemente qualificato. Le gare per la manutenzione ci hanno portato dei grossi risparmi. E poi ancora gli incassi per le aree commerciali, altro risultato importante, decisamente molto più di una volta. L’apertura del nuovo parcheggio, ancora. La gara per le indagini che hanno dato esito positivo per la ristrutturazione della vecchia aerostazione. La ‘Morandi’ non sarà abbattuta, ma sarà restaurata. Questo è risparmio e guadagno di tempo. Quindi, cose positive ne sono state fatte tante, la stessa riqualificazione della ‘Sac service’, che oggi è un’azienda sul mercato, prima era un’azienda fallimentare. Sinceramente penso che si sarebbe potuto fare qualcosa di più, vista l’unità di intenti dei soci. Per esempio, io credo che siamo in ritardo nella solarizzazione, io avrei fatto fin dall’inizio la copertura dei parcheggi. Avrei altresì spostato il centro servizi. Soprattutto, siamo in ritardo negli espropri, sia degli enti pubblici che privati”.

E la pista dello scalo? “Non sarà mai allungata. Sarà unica, al fianco di quella attuale, che diventerà pista di rullaggio, ma non ci sarà una seconda pista, sarà unica ma rivista con un nuovo progetto già approntato, per alcune centinaia di metri più lunga con la quale potremo fare atterrare qualsiasi tipo di aereo”.

Ma esiste un problema di viabilità per arrivare a Fontanarossa? “Sì, esiste, aggravato dal fatto ad esempio dalla presenza di un campo rom all’accesso dell’aeroporto, oltre ad una rivendita di panini nelle vicinanze della rotatoria. Noi dobbiamo fare una grande strada di accesso, magari a tre corsie e mettere una sbarra all’accesso in aeroporto. Io credo che in pochi anni si potrà fare”.

Ma sulla vicenda che ha portato al licenziamento di alcuni dipendenti dei parcheggi è stato fatto qualche errore? Alcuni hanno avuto la reintegra non sono rientrati a lavoro. Che dice a proposito di questo? “E’ una cosa in itinere, non c’è la volontà di non farli rientrare. Ma aggiungo ci sono casi in cui è stata contestata la procedura di licenziamento e su questo devo dire che io l’avevo scritto.”

E sulla possibile privatizzazione a costo zero dello scalo: è un rischio ormai archiviato? “Penso di sì, anche se qualcuno forse ancora ci pensa. Ma è un’ipotesi remota. Non siamo più un’aeroporto con l’acqua alla gola, ci stiamo preparando a fare grossi investimenti, abbiamo alcune stranezze su cui occorre fare luce, come nel caso della ‘Katana Handling’ per la quale ho presentato un esposto in Procura, non contro qualcuno ma per capire. Solo per chiarezza e trasparenza”.

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Redazione Iene Siciliane

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