(il podestà Pogliese con uno dei suoi quadrumviri).
Giovedì 10 novembre anno I° E.S.P.A.M (Era Salvuccio Post Allerta Meteo)
Ieri sera, nonostante il tornado, il maremoto, lo tsunami e Godzilla che si sono abbattuti su Catania, la Camera dei Fasci e delle Corporazioni si è riunita per approvare all’unanimità bulgara – due si sono astenuti ma sono stati subito abbattuti dalle teste di cuoio del comandante Sorbino – l’affidamento con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, del servizio di spezzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati. Compresi quelli assimilati e altri servizi di igiene pubblica all’interno dell’ARO di Catania suddiviso in 4 macro lotti.
Questo importante provvedimento permetterà di trasformare Catania, come ha ben spiegato Fabio Giussano Cantarella, in una nuova Val Brembana, piena di verde e pulita, con le fontanelle pubbliche che erogheranno mojito, e soprattutto spariranno tutti i terroni che la insozzano quotidianamente che saranno sostituiti con altoatesini.
Altro importante provvedimento approvato è l’introduzione a Catania del “Tuccio” – crasi tra Tu e Salvuccio – che dispone l’abolizione del Lei, ritenuto troppo ambiguo, del Voi, troppo ventennio, e dei cognomi in tutto il territorio etneo.
In pratica i catanesi dovranno darsi solo del tu e chiamarsi per nome ma declinandolo in stile Salvuccio. Qualche esempio esplicativo: il direttore di questo giornale non si chiamerà più Benanti ma Marcuccio; il capo ufficio stampa del Comune Molino si chiamerà Nucciolo; l’assessore Mirabella si chiamerà Barboncina etc etc. Unica eccezione per il consigliere comunale Salvo Di Salvo, che chiamandosi già come il Primo Metereologo di Catania, manterrà il proprio nome ma muterà il cognome in Di Salvuccio.
Turi Pavolini.
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