Allarme Crif e Crias, Zammataro: “blocco del credito bancario spinge imprenditori e famiglie verso usura”


Pubblicato il 13 Aprile 2012

a cura di Iena Politica

“Desta allarme la denuncia della Crias sul sistema di accesso al credito reso difficile dalle banche e da una burocrazia regionale lenta che costringe migliaia di imprese al fallimento; altrettanto allarmanti sul fenomeno sono i dati forniti dalla società Crif di Bologna. Dalla lettura di questi si evince infatti come nella provincia di Catania nel 2011 si è verificata una contrazione del numero di domande di prestiti, tra personali e finalizzati, del -2,9% rispetto all’anno precedente dovuto principalmente ad una sostanziale debolezza dell’offerta di credito da parte di banche e società finanziarie. E’ chiaro come in questo contesto basta poco per famiglie ed imprenditori per cadere nella morsa dell’usura”. Ad affermarlo è Manfredi Zammataro (nella foto), consigliere comunale di Catania che da anni ha istituito insieme alle associazioni ‘Codici’ e ‘Città Amica’ uno sportello di ascolto e tutela delle vittime di usura.

Secondo Zammataro “le finanziarie e le banche sono, al momento, le nuove emergenze nel nostro paese. Spesso infatti è l’esasperazione di costi e commissioni e le innumerevoli difficoltà ad accedere al credito che spingono l’imprenditore o il privato a rivolgersi all’usuraio. Altra nota dolente è la mancanza per il cittadino di strumenti per comprendere quando la banca o la società finanziaria stiano mettendo in atto un comportamento al limite, se non palesemente fuori, della legalità”. Continua Zammataro: “a confermare questa esasperazione del sistema bancario e finanziario sono i numerosi procedimenti penali in cui ‘Codici’ in collaborazione con ‘Città Amica’ si è costituito parte civile. I casi di cittadini coinvolti nella cosiddetta mediazione usuraria, riconducibile al reato di usura e praticata da finanziarie specializzate in cessione del quinto dello stipendio e della pensione, sono infatti in netto aumento.

Uno su tutte, Idea Finanziaria che applicava interessi con commissioni che toccavano, in alcuni casi, anche il 40 per cento. Altra emergenza infine riscontrata riguarda le agenzie di riscossione crediti come la Serit”

L’esponente de “La Destra” aggiunge: “multe e sanzioni possono raggiungere aumenti fino al 500 % dopo che il recupero viene dato in gestione all’Ente di Stato. Tra gli oneri di recupero, gli incrementi dovuti al raddoppio della sanzione e i tassi di interesse applicati, si possono raggiungere cifre che superano di 5 volte il debito effettivamente dovuto. Cosicché molti cittadini si trovano a dover chiedere prestiti anche per vie illegali e molte aziende sono costrette a chiudere battenti”

Zammataro conclude: “non è un caso se l’attività piu redditizia in questi mesi è quella del compro oro che spesso nasconde interessi poco limpidi”.


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