di iena marco pitrella (con il concorso morale di Marco Benanti)
“Spadaro rilancia la sfida di Prodi al Pd? no ai signori delle tessere”, titola Livesicilia.
Spadaro… chi? quello che stava con i comunisti italiani, prima di stare con il partito democratico (“azienda Cgil”), prima di stare con Emiliano Abramo (candidato sindaco in attesa di ballottaggio) prima ancora di stare con Pietro Bartolo.
Ora, addirittura, pare abbia un blasone (e nessuna funzione): coordinatore provinciale di “democrazia solidale” (cos’è?)
“Me coglioni!”, verrebbe da dire.
“Ma Spadaro che parla, ce l’ha la tessera del Pd?” domanda che Gianfranco Vullo ha domandato a Marco Benanti. Chissà.
Perché nell’intervista su Livesicilia dice proprio del partito democratico: dice che “le sardine ci hanno regalato voglia di una chiara politica alternativa al sovranismo” e dice che “c’è bisogno di aprire i porti del Nazareno” e dice di “tornare per strade e di ascoltare e parlare di periferie”.
Insomma, dice tanto per non dire nulla.
Poteva andare peggio però: solo, solo, se lui che della politica ne ha fatto professione avesse detto “lavoratori di tutto il mondo unitevi”.
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