Dal comitato per il no arrivano notizie in merito al ricorso presentato dal comitato e dal codacons, per bocca dell’avv. Mauro Di Pace.
Una vicenda che riguarda un territorio fra Misterbianco e Motta S.Anastasia, che abbiamo seguito nello scorso settembre e che tocca fondamentali esigenze di salute ed ecologia.
Per l’Oikos tutto è in regola.di iena antipuzza
“Il Tar Lazio ha disposto la fissazione dell’udienza pubblica sul ricorso contro il decreto n. 221 del 2009 noto come ‘decreto d’ampliamento’ al 23 ottobre 2013. E’ stata superata l’eccezione di tardività proposta dalla Oikos e dall’Assessorato secondo la quale il decreto non si poteva più impugnare per scadenza dei termini d’impugnativa. La fissazione del merito a breve ci rende ottimisti sull’esito del ricorso.
Il Tar del Lazio non ha affatto detto che la discarica è ‘in regola sotto ogni punto di vista’, e d’altronde in sede cautelare non avrebbe potuto farlo.In udienza il presidente del Collegio ha chiesto alla Oikos di argomentare la sua eccezione di tardività del ricorso. L’eccezione non è stata accolta.Poi il presidente ha chiesto se i lavori fossero già completati e se il sito di cui all’ampliamento fosse già in attività.Alla nostra risposta negativa, il presidente ha fatto chiaramente capire che non riteneva vi fosse un pericolo imminente di danno grave ed irreparabile, e per questo non ha sospeso l’AIA in via cautelare (tecnicamente il termine giusto è ‘rigetto’).Attenzione però: il Tar avrebbe potuto rigettare il cautelare senza fissare l’udienza di merito, o addirittura decidere con ‘sentenza in forma semplificata’ e rigettare il ricorso nella sua totalità, se avesse ritenuto il ricorso non meritevole di accoglimento.Invece ha fissato l’udienza per il merito a breve, e questo ci rende molto ottimisti.Ciò non significa, ovviamente, che la causa è già vinta; ma il comitato ha secondo noi buone chanches di vittoria.A questo punto sta a noi avvocati e voi cittadini continuare questa che noi tutti riteniamo una sacrosanta battaglia di civiltà.” Così l’avv. Di Pace.
Dal comitato contro la discarica si dichiara:“siamo soddisfatti, il Tar ha stabilito che la nostra è una strada percorribile. Adesso abbiamo dieci mesi per dimostrare che questa discarica è una bomba ecologica. Uno schiaffo a tutti quei politici locali che ritenevano inutile provare ad impugnare il decreto del 2009. Ringraziamo il Codacons, firmatario del ricorso, gli avvocati, chi ha creduto nella battaglia e chi ha contribuito, anche economicamente, alla presentazione dell’impugnativa.”
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