Amt, la Faisa-Cisal ribatte al Presidente Bellavia: “i dati parlano chiaro un servizio non all’altezza della città Metropolitana”

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Riceviamo e pubblichiamo:

“Lettera Aperta

Oggetto: AMT Catania S.p.A.

Il sindacato autonomo Faisa – Cisal, sindacato firmatario del CCNL applicato in AMT Catania S.p.A. e prima sigla sindacale dell’Azienda per numero di iscritti, ritiene doveroso, nei confronti dei propri associati e di tutti i lavoratori dell’AMT Catania Spa, ribadire quanto segue.

Nell’ultima riunione abbiamo appurato la totale mancanza di progettualità e di iniziative da parte dei vertici Aziendali, oltre l’assenza del contratto di servizio che delineerebbe le linee guida della stessa partecipata.

Non si può continuare a nascondere la testa sotto la sabbia o addirittura arrampicarsi sugli specchi, i dati parlano chiaro un servizio non all’altezza della città Metropolitana, tra l’altro il Presidente Bellavia ha dimenticato che abbiamo intrapreso una serie di scioperi da ottobre 2018 perché preoccupati del dissesto finanziario del Comune di Catania, tra l’altro abbimo proclamato uno sciopero per il 10 maggio 2019 di 8 ore.

Tutto questo è dimostrabile, ma la cosa che ci preoccupa ancor di più sono le iniziative avviate per danneggiare ulteriormente i lavoratori già vessati dalle finanziarie poiché l’Azienda pur trattenendo le rate in busta paga non le versa agli enti creditori (finanziarie, banche, ecc..)

Tra l’altro proprio oggi scopriamo dai giornali, che l’AMT sta avviando una nuova attività di noleggio auto, non sarà forse concorrenza alla stessa azienda che svolge il trasporto pubblico locale? E che fine hanno fatto le relazioni industriali?

Caro Presidente, noi conosciamo bene il delicato momento dell’AMT e siamo seriamente preoccupati, quando Lei sarà in grado di presentarci un serio piano di risanamento e razionalizzazione saremo pronti a dare il nostro contributo come sempre abbiamo fatto, non serve a nulla scaricare le colpe sempre a chi ci ha preceduto ma bisogna sbracciarsi e lavorare come ogni giorno dimostrano tutti i dipendenti dell società che Lei gestisce, per questo noi non rinunciamo al dialogo, ma come Le abbiamo dimostrato siamo stati sempre propositivi, sottolineando che non si può risanare un’Azienda togliendo soldi ai lavoratori.

Infine Presidente, la nostra Organizzazione Sindacale è portavoce solo dei lavoratori tutti, se per Lei le relazioni industriali devono essere intese “prendere o lasciare” credo che non abbia ancora afferrato il concetto di tutela dei lavoratori.

Pertanto, in attesa del contratto di servizio e quindi di un piano industriale e di seri progetti concreti, siamo pronti a mettere in campo la nostra pluriennale esperienza nel settore del TPL per il bene dell’Azienda Metropolitana Trasporti Catania Spa, dei lavoratori e di tutti i cittadini catanesi che ormai sono stanchi di aspettare ore alle fermate.”

 

 

 

 

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