Angelo Villari, cronistoria de “l’incompiuta”, un po’ “sfortunella”

iena marco pitrella

Puntualmente, ad ogni appuntamento politico e ad ogni appuntamento elettorale, s’è parlato di Angelo Villari, quello che (quasi) mai quacchecosa è diventato.

Ecco “l’incompiuta”.

Come quando – ora – si sta parlando di Angelo Villari segretario provinciale del partito democratico e Angelo Villari: indagato. Indagato lui, indagato Enzo Bianco e indagati quelli che proprio con Bianco sono stati in giunta, per cose che con il bilancio del comune di Catania hanno avuto a che fare.

Ciaone! alla segreteria provinciale, dunque: vero è – e va sempre ribadito – che si è innocenti fino a condanna definitiva (si è ancora alle indagini) ma è altrettanto vero che il partito democratico delle “ragioni di opportunità” ha il copyright, specie se un’inchiesta riguarda il centrodestra.

Ma, dicevamo, s’è parlato di Angelo Villari ad ogni appuntamento politico e ad ogni appuntamento elettorale.

Come quando s’è parlato di Angelo Villari assessore regionale di Rosario Crocetta e Angelo Villari – puntualmente – assessore regionale non lo è mai diventato.

Come quando s’è parlato di Angelo Villari deputato regionale (s’è candidato) e Angelo Villari – puntualmente – deputato regionale non lo è mai diventato (fra l’altro, in staffetta sindacale, all’assessorato ai servizi sociali, a lui che è stato segretario provinciale della Cgil, gli è succeduto un altro segretario provinciale, quello della Uil, Fortunato Parisi, anch’egli, manco a dirlo, indagato).

Ancora…

Come quando s’è parlato di Angelo Villari sottosegretario del governo giallorosso e Angelo Villari – puntualmente – sottosegretario non lo è mai diventato.

Che poi, a dirla tutta, a quando a quando ha fatto quaccheccosa, l’assessore al comune di Catania, è risultato, per l’appunto, indagato. È davvero una “sfortunella” questa “incompiuta”.