Antimafia all’italiana e fallimenti di Stato: oggi incontro promosso dalla Cgil. Mentre la “Lara” è morta


Pubblicato il 05 Luglio 2016

di iena anti antimafiosa marco benanti 

Il punto sulle aziende confiscate alla mafia e il nodo legalità a Catania

Martedì 5 luglio incontro dibattito al Lido dei Ciclopi

Sentenze di dissequestro e rientro dei vecchi proprietari o dei loro familiari. Complicazioni burocratiche e improvvisi stop ai percorsi di rilancio delle aziende sui mercati. Non è semplice analizzare lo stato attuale dei beni catanesi confiscati alla mafia, ma la Cgil di Catania ha fissato un appuntamento di analisi e confronto per martedì 5 luglio, a partire dalle ore 19, al Lido dei Ciclopi , stabilimento balneare anch’esso oggetto di confisca. 

“La legalità necessaria. Sviluppo, economia, occupazione a Catania”  è il titolo dell’iniziativa alla quale parteciperanno, oltre al segretario generale della Camera del lavoro, Giacomo Rota che coordinerà i lavori, e a Pina Palella, segretaria confederale che li introdurrà, anche Maria Luisa Barrera, dell’associazione “Antimafia e Legalità”, l’amministratore giudiziario Andrea Dara, la segretaria confederale della Cgil Sicilia, Mimma Argurio, e il segretario generale di Cgil Sicilia, Michele Pagliaro. Concluderà la segretaria della Cgil nazionale, Gianna Fracassi.

 Tra i casi locali che saranno analizzati, anche con dati e riflessioni sugli ultimi avvenimenti, quello della Lara, della Basilotta e della Nuova Sport Car.”

Non mancate stasera a questo appuntamento. Sentirete tante cose belle, bisognerà vedere quanto sono vere. E perché sono dette.

Da parte nostra, ricordiamo che quando si parla dell’azienda “Lara” occorrerebbe – ma temiamo che sarà una pia illusione- avere anche il coraggio…del pudore. La “Lara” è oggi un’azienda che non lavora e ha difronte due possibilità: o la liquidazione o il fallimento. E questo non per “il destino cinico e baro” ma per un disegno –lucido e determinato- dello Stato, nelle sue varie articolazioni. Una realtà produttiva che fino a pochi anni fa voleva dire una ricchezza imprenditoriale di diversi mlioni di euro è oggi ridotta sul lastrico.

Non solo: mentre il vecchio titolare (che ha patteggiato ed è andato via) “mollava”, l’azienda è finita nel “vortice “delle chiacchiere, degli annunci, degli appuntamenti-passerelle, delle finte “solidarietà”, cui hanno partecipato in molti, non esclusa la Cgil che oggi torna ad organizzare l’ennesimo incontro. E non è finita: perché al termine (o quasi) di questa beffarda e violenta storia, è arrivato anche il subentro del nuovo socio: sapete chi è? E’ il figlio del vecchio titolare. O mi raccomando: due storie diverse. Non fatevi venire “strane idee” in testa.

Non siete contenti? Ora c’è l’ennesima parata. Noi siamo testimoni della penultima: quella dell’8 ottobre dello scorso anno, alla presenza del prefetto Umberto Postiglione, della dottoressa Manzo, insomma dei vertici dell’agenzia dei beni confiscati. Una marea di chiacchiere, anche quella volta. C’erano i sindaci, a cui furono dati alcuni beni. In un susseguirsi di parole d’occasione e di ruffianerie d’occasione.

E il finale? Il finale fu “bellissimo”: con la dott.ssa Manzo a parlarci di prossime e decisive “novità” per la “Lara”. Con tono serioso: mica il “tono poco serio” di certi giornalisti non abituati a bersi le “verità” del Palazzo. Loro sono così: pensano che siamo tutti uguali, che siamo tutti pronti a “berci” le loro “verità”. Buone magari a tentare di tenere buone le persone.

Poi, la realtà è arrivata: e per la “Lara” è stato un susseguirsi di personale che va via (sono rimasti in 23 circa), di problem su problemi, di drammi personali e familiari. A chi interessa? A questo stato? A questo stato che spesso sembra proprio lavorare per acuire la rabbia e dare “benzina” a chi dice che “quando c’era la mafia si lavorarava”. Ecco, su questo si dovrebbe lavorare. Al netto di incarichi, compensi e status symbol.

Bene, ci saremo anche stasera. E lo diciamo subito: ne abbiamo le scatole piene di questo modo di fare. Chi non vuole morire di questa “antimafia”, messa su e alimentata più dal senso dell’utile privato che sul senso della socialità, non resti più a guardare.

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

2 min

In questi giorni due questioni, due ipotesi di “sviluppo”, sono posti all’attenzione della cittadinanza catanese, e non solo, anche attraverso il quotidiano “La Sicilia”: l’idea, o progetto, di abbattimento degli “archi della Marina”, con conseguente ridisegno dell’area portuale, e l’ampliamento e consolidamento dell’aeroporto. Per quanto riguarda il primo, rinunciando ad affrontare in questa sede la […]

2 min

Catania, 24 settembre 2024 – Ieri, durante la lettura della relazione annuale, prevista dal regolamento, il Sindaco ha esordito con una nota polemica, sfociata in un tragicomico scambio di battute con il Presidente del consiglio. Motivo dello scontro? L’impossibilità di controreplicare ai consiglieri dopo l’esposizione della relazione annuale, arrivando a proporre una modifica nel regolamento […]

2 min

SANITÀ IN CRISI – DOMANI GLI AMBULATORI SPECIALIZZATI CONVENZIONATI RIMARRANNO CHIUSI PER PROTESTA Domani, mercoledì 25 settembre 2024, gli ambulatori specializzati convenzionati rimarranno chiusi perché saranno a Roma a portare al Governo il “grido di dolore” degli operatori del settore poiché, se non interverranno modifiche sostanziali, rischieranno il fallimento con la perdita di migliaia di posti di lavoro. A Roma ci sarà ancheil Cimest […]