Antimafia, Catania: 35 arresti


Pubblicato il 09 Luglio 2014

ecco il comunicato della questura:

 “nella mattinata odierna, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, personale della Squadra Mobile della Questura di Catania ha dato esecuzione ad ordinanza di applicazione delle misure cautelari, emessa in data 30 giugno 2014 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di nr. 35 persone, traendo in arresto:

 

  1.     ALESSI Massimiliano(cl. 1981), inteso “’u spiddu”, pregiudicato, già detenuto;
  2.     BELVISO Francesco, (cl. 1970), inteso “Niki-Niki“, pregiudicato;
  3.     BONCALDO Giuseppe, (cl. 1972), inteso “Bicicletta”, pregiudicato;
  4.     BRACCIOLANO Salvatore, (cl. 1982), pregiudicato;
  5.     BRUNO Salvatore, (cl. 1978), inteso “Salvuccio”, pregiudicato;
  6.     CALTABIANO Giuseppe Valentino, (cl. 1991), inteso “Peppe ‘u biondu”,  pregiudicato;
  7.     CATALANO Giovanni, (cl. 1981), pregiudicato;
  8.     CAVALLARO Ignazio, (cl. 1966), pregiudicato, già detenuto;
  9.     COCIMANO Giuseppe(cl. 1982), per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari ;
  10. COCIMANO Orazio Benedetto, (cl. 1964), pregiudicato, già detenuto;
  11. DIACCIOLI Marcel, (cl. 1983), pregiudicato;
  12. FELICE Giuseppe, (cl. 1967), pregiudicato;
  13. FICHERA Jonathan, (cl. 1990);
  14. LA MATTINA Giovanna, (cl. 1960), pregiudicata;
  15. LICCIARDELLO Davide Salvatore, (cl. 1977), pregiudicato;
  16. LOMBARDO Rosario, (cl.1968), inteso “Saru ‘u rossu”, pregiudicato, già sottoposto agli arresti domiciliari;
  17. MAMMANO Marianna, (cl.1955), per la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari;
  18. MANTELLO Orazio, (cl.1972), pregiudicato, già agli arresti domiciliari;
  19. MARLETTA Antonino, (cl. 1982), pregiudicato, già detenuto;
  20. MARLETTA Cesare Carmelo, (cl. 1972), pregiudicato;
  21. MASCALI Antonino, (cl. 1979), pregiudicato;
  22. MIGLIORINO Carmelo(cl.1992), inteso “Tony”, pregiudicato;
  23. MOTTA Carmelo, (cl.1988), per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari;
  24. MUSMECI Alessandro Antonio, (cl. 1972),per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari;
  25. MUSMECI Antonio Carmelo Alfio, (cl.1942), per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari;
  26. NIZZA Daniele, (cl. 1977), pregiudicato, già detenuto per altra causa;
  27. PAPALE Salvatore Ottavio, (cl.1972), pregiudicato, già detenuto per altra causa;
  28. SANTONOCITO Raimondo, (cl. 1973), pregiudicato;
  29. SCALETTAGiuseppe, (cl. 1966), pregiudicato;
  30. SCAVONE Salvatore, (cl. 1985), pregiudicato; 
  31. SCHILLACI Lorenzo Michele, (cl.1968), pregiudicato;
  32. SCUDERI Francesco, (cl. 1987), pregiudicato;
  33. VITALE Andrea, (cl. 1980), pregiudicato,

 

ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso (organizzazione Santapaola-Ercolano) associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsioni, reati in materia di armi ed intestazione fittizia di beni, con l’aggravante di cui all’art. 7 della Legge 203/91. 

 

La misura cautelare compendia gli esiti di indagini tecniche, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania econdotte dalla Sezione Criminalità Organizzata nell’arco temporale 2009 – 2011, proseguite successivamente con mirate attività di riscontro (tra cui l’escussione testimoniale di vittime di estorsione) ed accertamenti patrimoniali, che, corroborate dalle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, hanno permesso di individuare in COCIMANO Orazio Benedettoil reggente <militare> della famigliaall’epoca dei fatti, nonché il detentore della “cassa degli stipendi” della stessa organizzazionemafiosa.

Invero, emergeva che alla fine del 2009 COCIMANO Orazio Benedetto,personaggio storicamente inserito nella famiglia Santapaola- Ercolano 1 raggiungeva il vertice operativo dell’organizzazione e nel medesimo periodo si rilevava l’ascesa del gruppo dei fratelli NIZZA, che costituiva il braccio operativo del citato clancui era demandata la gestione dell’illecito traffico di stupefacenti, contrapponendosi nella gestione delle <piazze di spaccio> all’avversa e agguerrita cosca dei Cappello – Bonaccorsi.

Le indagini, che hanno avuto inizio con il monitoraggio del gruppo della “Civita”, storica roccaforte dell’organizzazione già capeggiata da PUGLISI Carmelo, hanno evidenziato che gli accoliti della cosca, in primoluogo il citato COCIMANO Orazio Benedetto, MAGRI’ Orazio 2 e NIZZA Daniele erano soliti riunirsi in piazza Cutelli – via Porta di Ferro.

Le attività di captazione facevano emergere che la cosca proseguiva nelle attività di taglieggiamento di imprenditori e commercianti evidenziandosi, in tale contesto, le figure di ALESSI Massimiliano e CAVALLARO Ignazio, entrambi affiliati al gruppo della “Civita”, quali esattori che, in  data 30 giugno 2010, a seguito delle risultanze dei servizi tecnici, venivano tratti in arresto in flagranza per il reato di estorsione continuata ed aggravata ai danni del titolare di un distributore di carburanti ubicato nel rione di Nesima costretto al pagamento della somma mensile di 200,00 euro.

Inoltre, il 5 dicembre 2011 veniva tratto in arresto proprio COCIMANO Orazio Benedetto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa in pari data dal G.I.P. del Tribunale di Catania, per estorsione continuata ed aggravata. Tale provvedimento restrittivo traeva origine dagli esiti di uno stralcio dell’indagine in argomento che aveva consentito di acquisire univoci e concordanti elementi di reità a carico del predetto, il quale aveva costretto il titolare di un’impresa edile del capoluogo al pagamento, sin dal 2009, di somme di danaro di importo variabile tra 2.000,00 ed i 5.000,00 euro.

A carico di COCIMANO emergeva in maniera inequivocabile l’inserimento nel tessuto economico attraverso l’intestazione fittizia a prestanome della titolarità di quote di due società del settore edile, la “P.M.L. Costruzioni s.r.l.” e la “AL.CO. Costruzioni s.r.l.”, entrambi aventi sede legale a Catania, intestate a MUSMECI Antonio Carmelo Alfio  e MUSMECI Alessandro Antonio che ne risultavano gli intestatari.

 

Nell’ambito delle indagini è stata riscontrata l’esistenza di un’organizzazione criminale diretta ed organizzata da NIZZA Daniele e LOMBARDO Rosario che, avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà tipiche dell’associazione mafiosa Santapaola -Ercolano ed al fine di agevolarla, era dedita al traffico e spaccio di stupefacenti del tipo cocaina, marijuana ed hashish. In particolare, è stato ampiamente individuato e documentato lo spaccio di stupefacenti in alcune “piazze” ricadenti nei quartieri di San Cristoforo (di cui una nel quadrilatero compreso tra le vie Villa Scabrosa – Stella Polare – Playa – Del Principe e l’altra in via Alogna) e Villaggio Sant’Agata (via Zia Lisa), il cui controllo era demandato al citato LOMBARDO Rosario il quale veniva collaborato da BONCALDO Giuseppe e LICCIARDELLO Davide Salvatore. 

In un’ottica quasi “aziendale”, l’avvio quotidiano dell’attività di spaccio delle piazze era preceduto da un briefingpomeridiano tenuto da LOMBARDO Rosario con pusher e vedette; fatto il punto della situazione, alle 20,00circa le “piazze” venivano aperte e l’illecito smercio aveva inizio.

Seguendo una strategia “manageriale”, LOMBARDO disponeva che lo stoccaggio dello stupefacente avvenisse in zone lontane dalle “piazze” proprio per evitaregrossi sequestri con consequenziali perdite per l’organizzazione.

Nel corso delle indagini sono stati effettuati diversi arresti e sequestri di stupefacente ed individuati i centri di stoccaggio in due diverse abitazioni ubicate una in via Osservatorio e l’altra in via Fossa della Creta.

In data 17 dicembre 2010, a seguito di mirato servizio di osservazione, venivano effettuate perquisizioni all’interno dei due appartamenti: nell’abitazione di via Osservatorio venivano rinvenuti e sequestrati due panettidi cocainadel peso dikg.1 cadauno, nr. 10 ovuli da gr.10 cadauno di cocaina (per un totale di gr.100), 900 grammi di marijuana, nr.1 mitraglietta Skorpion con matricola abrasa con caricatore e nr. 30 cartucce cal.7,65 oltre a materiale per il confezionamento della droga e veniva tratto in arresto MARLETTA Antonino mentre nell’abitazione di via Fossa della Creta, di pertinenza di LA MATTINA Giovanna, madre del MARLETTA, venivano rinvenuti e sequestrati ulteriori gr. 500 circa di marijuana.

 

Nel medesimo provvedimento è stato disposto il sequestro preventivo di due società operanti nel settore edile – riconducibili a COCIMANO Orazio Benedetto – segnatamente la “P.M.L. Costruzioni s.r.l.” e la “AL.CO. Costruzioni s.r.l.”, entrambi aventi sede legale a Catania, nonché dei relativi complessi aziendali.

Per 5 destinatari della misura restrittiva il G.I.P. ha disposto gli arresti domiciliari. 

Nel corso delle perquisizioni eseguite a corollario dell’esecuzione della misura restrittiva, presso l’abitazione di LA MATTINA Giovanna ubicata in questa via Fossa Della Cretasono stati rinvenuti e sequestrati kg.1,300 di marijuana.

       Due destinatari della misura restrittiva sono irreperibili. Uno di essi risulta scomparso dal settembre 2011 perché verosimilmente vittima di lupara bianca.

 

[1] com’è noto era tra i destinatari di o.c.c.c, eseguita nel mese di giugno dello corso anno, in quanto ritenuto responsabile unitamente a MADONIA Giuseppe, SANTAPAOLA Vincenzo (cl.1956) e ZUCCARO Maurizio dell’omicidio di ILARDO Luigi, detto Gino, vice-rappresentante provinciale di Cosa nostra di Caltanissetta, consumato la sera del 10 maggio 1996 a Catania.

[2]Il predetto, latitante dal 31 luglio 2012, a seguito di precise indicazioni fornite da questa Squadra Mobile scaturenti dalle risultanze di indagini tecniche coordinate dalla D.D.A. di Catania e condotte in collaborazione con  il Servizio Centrale Operativo, in data 1 marzo 2013,è stato catturato dalla Polizia rumena, nella città di Curtea De Arges. MAGRI’ Orazio era destinatario di o.c.c.c., emessa in data 31 luglio 2012 dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, per associazione mafiosa nonché di altra misura cautelare, emessa in data 1.10.2012 dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, per concorso in omicidio aggravato in pregiudizio di PARATORE Sebastiano (cl.1973), il cui cadavere, attinto da due colpi d’arma da fuoco calibro 7.65 venne rinvenuto carbonizzato in contrada Torre di Casalotto in agro di Acicatena (CT) la sera dell’11 marzo 2005.”

 

 


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