comunicato per esteso della Direzione Investigativa…
“su proposta del Direttore della DIA, Arturo De Felice, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania, ha emesso un provvedimento di confisca nei confronti di RAPISARDA Salvatore (Catania, 25.04.1947), già condannato per mafia.
Con il decreto è stata disposta la confisca di una impresa individuale e dell’intero compendio aziendale di 2 società di costruzioni edili, operanti nella città etnea, il cui capitale sociale era stato fittiziamente intestato dal soggetto mafioso ai figli.
Le indagini patrimoniali, espletate dalla D.I.A e scaturite dall’utilizzazione degli strumenti di analisi dei flussi finanziari in possesso della struttura antimafia a contrasto del riciclaggio di denaro, avevano evidenziato consistenti profili sperequativi tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto dai soggetti indagati, tali da fondare la presunzione, accolta dal Tribunale, di una illecita acquisizione patrimoniale.RAPISARDA Salvatore era cointeressato nella costituzione della società denominata RAPISARDA COSTRUZIONI Srl, con STRANO STELLARIO Antonino (per il tramite della moglie), condannato più volte per associazione mafiosa, segnatamente quale intraneo del clan mafioso PILLERA–CAPPELLO, il quale si trova attualmente detenuto, per gravi delitti, per scontare una sentenza ad anni 13 e mesi 4 di reclusione emessa in primo grado lo scorso anno dal Tribunale di Catania.Nei confronti di quest’ultimo sempre il Centro Operativo di Catania lo scorso 12 febbraio aveva proceduto alla confisca di beni per oltre 2 milioni di euro, in esecuzione di un analogo provvedimento della Sez. Misure di Prevenzione del Tribunale etneo.
Oggi, i suddetti beni sono stati colpiti dalla confisca, per un valore complessivo di circa 2 milioni e 800 mila euro ed aquisiti al patrimonio dello Stato.
Le società confiscate sono:- la RAPISARDA COSTRUZIONI Srl, con sede in Catania;- la EDILIA COSTRUZIONI Srl, con sede in Catania;- l’impresa individuale, con sede in Letoianni (ME);- un motoveicolo.
Il RAPISARDA è ritenuto elemento di spicco del clan mafioso, come emerso dalle risultanze processuali e venne condannato, unitamente ad altri sodali, tutti appartenenti al clan dei Cappello.
I Cappello sono una delle famiglie mafiose di cartello operanti nella città di Catania con significative diramazione nelle province della Sicilia orientale, tanto da essere riconosciuta, attraverso suoi esponenti di vertice, da cosa nostra palermitana; la stessa opera nel settore del racket e del traffico di stupefacenti, quest’ultimo unitamente alla ‘ndrangheta calabrese.
Il clan dei Cappello da ultimo è stato colpito da una imponente operazione di polizia giudiziaria denominata “Prato Verde”, condotta dal Centro Operativo DIA di Catania che ha azzerato il vertice del clan dei Bonaccorsi, c.d. “carateddi”, confederato ai Cappello e rappresentato dal boss Orazio Privitera.”
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