Antimafia, Catania: operazione della Dia contro i “Carateddi”


Pubblicato il 18 Febbraio 2014

Dalla Procura della Repubblica di Catania, si comunica che…

“nelle prime ore della mattinata odierna, nelle province di Catania, Siracusa, Milano, Torino e in Germania, personale in servizio presso il Centro Operativo D.I.A. di Catania, in collaborazione con i Centri Operativi D.I.A. di Milano e Torino ed il collaterale organismo tedesco B.K.A. (Bundeskriminalamt), con il supporto aereo di due elicotteri, del 5° Reparto Volo della Polizia di Stato di Reggio Calabria e del 12° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania, in esecuzione dell’O.C.C. nr. 4688/11 RGNR DDA e 13033/13 R.G. GIP (operazione “PRATO VERDE”) emessa dal G.I.P. di Catania su richiesta della DDA di Catania, diretta dal Procuratore Giovanni SALVI, ha tratto in arresto le sottoelencate persone, indagate a vario titolo, disponendo l’applicazione:

della custodia cautelare in carcere nei confronti di- BALSAMO Agata, intesa “Tina”, nata a Catania il 20.10.1967, imprenditore agricolo, incensurata;- PRIVITERA Giuseppe nato a Catania il 30.09.1971, imprenditore agricolo, pregiudicato;- PRIVITERA Giovanni, nato a Catania 17.11.1980, nullafacente, pregiudicato;- COSENZA Giacomo, inteso “Alfonso”, nato a Catania il 13.09.1963, imprenditore agricolo, pregiudicato;- ABATE Carmelo, nato a Catania l’11.04.1984, nullafacente, pregiudicato;- BOTTA Domenico, inteso “Tirrimotu”, nato a Catania il 04.05.1979, nullafacente, pregiudicato;- BUDA Giuseppe, nato a Catania il 31.05.1977, in atto detenuto, pregiudicato;- BUDA Orazio, nato a Catania il 30.10.1963, autotrasportatore, pregiudicato;- CARUSO Antonio, inteso “Antonello”, nato a Catania il 21/06/1971, ambulante, pregiudicato;- COSENZA Alfio, inteso “Turi”, nato a Catania il 30.08.1944, nullafacente, pregiudicato;- COSENZA Giuseppe, inteso “Pinocchio”, nato a Catania il 20.03.1979, nullafacente, pregiudicato;- MARINO Franco, nato il 10.01.1973 a Scordia (CT), imprenditore agricolo;- MARINO Salvatore, nato il 31.05.1969 a Raccuja (ME), imprenditore agricolo;- PASQUA Francesco, nato ad Augusta (SR) l’8.5.1959, imprenditore edile;- PLATANIA Francesco Martino, nato l’11.11.1974 a Catania, imprenditore, pregiudicato;- RUSSO Salvatore, inteso “Turi baffo”, nato il 21.02.60 a Taormina (ME), pregiudicato;- VECCHIO Alfio, nato a Catania il 18.07.1972, imprenditore, incensurato;indagati a vario titolo per i delitti di:associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione; intestazione fittizia di beni, porto illegale di armi da fuoco, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, fattispecie tutte aggravate dall’utilizzo del metodo mafioso ai sensi dell’art 7 del d.l. 152/91;

della custodia agli arresti domiciliari nei confronti di:- SULFARO Natala, nata a Catania il 24.12.1948, casalinga, incensurata;- VASTA Angelo, nato a Catania il 12.03.1981, nullafacente, pregiudicato;- CICERO Salvatore, nato a Siracusa il 3.9.1976, imprenditore, pregiudicato;- DINCA Maria, nata in Romania il 24.1.1974, nullafacente, incensurata;- DI PIETRO Anthony, nato a Siracusa il 21.01.1981, nullafacente, pregiudicato;- VISCUSO Michele, nato a Catania 31.12.1971, lavoratore dipendente, pregiudicato- DI MAURO Emiliano Antonino, nato a Catania il 27.7.1977, autotrasportatore, incensurato;- TOSTO Francesco, nato a Catania il 13.07.1978, autista, incensurato;- MARLETTA Carmine Bruno, nato a Vercelli il 6.8.1980, commerciante, incensurato,indagati singolarmente ed in concorso tra loro per il delitto di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.******Le indagini, condotte dal marzo 2011 all’ottobre 2012 con l’ausilio di attività tecniche e dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno riguardato un sodalizio criminale attivo nella piana di Catania e nei quartieri Pigno e Librino della città etnea e riconducibile al noto boss Orazio PRIVITERA, in atto detenuto in regime di 41 bis.. A farne parte in posizione di vertice erano BALSAMO Agata, moglie di PRIVITERA Orazio, PRIVITERA Giuseppe e COSENZA Giacomo inteso “Alfonso”.Oltre alle persone arrestate vi sono altri 27 indagati.

Attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e veicolari, nonché pedinamenti, appostamenti e riprese filmate, la D.I.A. ha documentato in diretta incontri tra i sodali e fatto emergere le attività illecite della consorteria mafiosa, la pianificazione dei reati e l’organizzazione interna. Si ritiene che il sodalizio faccia riferimento all’associazione di tipo mafioso denominata “CAPPELLO”, e in particolare al gruppo dei “CARATEDDI” di cui è reggente il citato PRIVITERA Orazio, marito di “Tina” BALSAMO.Un aspetto di particolare rilievo delle attività del sodalizio è costituito dalle cc.dd. “guardianie” dei terreni sui quali l’organizzazione criminale esercitava la propria influenza, anche al fine di gestire terreni agricoli dai quali traevano notevoli vantaggi economici, mediante un sistema di truffe in danno dell’Unione Europea in relazione a fondi erogati dall’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) per importi che all’esito delle verifiche effettuate per l’arco temporale 2005-2013 superano il milione e mezzo di euro. Tale meccanismo si basava sull’efficacia dell’intimidazione mafiosa sui reali proprietari.Sono state individuate anche estorsioni in danno di attività commerciali, come quella in danno del titolare dell’area di servizio Q8 – Kwait Petroleum Italia ubicata lungo l’Asse dei Servizi etneo, in un quadro di assoggettamento e timore generalizzati.

Significativo è anche l’uso – da parte dell’organizzazione – di apparecchi in grado di disturbare la ricezione e la trasmissione dei segnali GPS e telefonici.Particolare allarme ha determinato nel gruppo l’avvio della collaborazione di COSENZA Giacomo, come risulta da una conversazione ambientale nella quale si dice: “Però, ti posso dire una cosa una volta era peggio , ma non era tanto peggio peggio, quando una volta quando c’erà una cosa di queste… uno di questi faceva queste cose gli iniziavi a sterminare …. inc… quello che gli dovevi sterminare B(Balsamo Agata): “A verità” A: Ora perchè c’è l’amicizia, perchè c’è la parentela, quello … inc… fa lo spacchioso e a noi ce la mettono sempre dietro. Ora è bello così, ora è bello così giusto? B: …inc… A: Ora è bello così B: io non lo so. Io sono qui. A: Cominciamo a sterminare. Vediamo che fa dopo”.Tali evidenze investigative si coniugano con le risultanze che hanno posto in evidenza il carattere armato dell’associazione mafiosa.”

 


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