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Antimafia, Dda Catania: svelati i retroscena di quattro omicidi
Pubblicato il 28 Marzo 2013
Stamane, conferenza stampa (nella foto il Procuratore della Repubblica Giovanni Salvi, fra gli investigatori dell’Arma) per un’operazione dei carabinieri che….Ecco la comunicazione ufficiale:
“Nella giornata di ieri 27 marzo, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, coadiuvati dai colleghi di Milano e Lecce, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia a carico di sette appartenenti al clan “Santapaola – Ercolano”, operante nel Capoluogo etneo.Le indagini hanno permesso di ricostruire la genesi e il movente di quattro omicidi commessi a Catania nell’arco temporale compreso tra il 1995 ed il 2009.L’operazione nasce dall’attività di riscontro delle dichiarazioni di La Causa Santo, reggente dell’associazione mafiosa dal 2006 al 2009, il quale ha fornito un contributo determinante per la risoluzione dei quattro casi, finora rimasti insoluti.Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia hanno permesso di far luce sull’OMICIDIO DI BONANNO VITO, avvenuto il 19 ottobre 1995, per i quale viene chiamato a rispondere, come mandante, Zuccaro Maurizio. Il Bonanno, appartenente al clan del “Malpassotu”, fu ucciso davanti all’ “Etna Bar” di San Giovanni Galermo da Santo La Causa e da altri componenti del “gruppo” dello Zuccaro, il quale intese punire il Bonanno perché appartenente al “gruppo” di Pulvirenti Giuseppe, divenuto collaboratore di giustizia e, quindi, ritenuto traditore della “Famiglia”.Sono stati raccolti elementi di colpevolezza a carico di Saitta Lorenzo e Nizza Fabrizio come esecutori materiali dell’OMICIDIO di GIUFFRIDA PIETRO, avvenuto il 22 agosto 1999. Il Giuffrida, ritenuto appartenente al “gruppo” di Zuccaro Maurizio, operante nella zona di Piazza San Cosimo, fu ucciso in una sala giochi di Via Santissima Trinità per contrasti all’interno della famiglia mafiosa connessi a prestiti ad usura ed al traffico di droga a Piazza San Cosimo.Puglisi Carmelo e Magrì Orazio sono stati colpiti dal provvedimento di carcerazione il primo come mandante ed il secondo come uno degli esecutori materiali per l’OMICIDIO di PALERMO FRANCO, avvenuto il 27 settembre 2009. Il Palermo, esponente di spicco dei “Cursoti” di Garozzo Giuseppe, che fu ucciso davanti alla sala “Bingo” di Via Caronda per vendetta, era ritenuto, infatti, l’autore dell’omicidio di Vinciguerra Giuseppe, cugino di Magrì Orazio, ucciso il 7 aprile 2009.Strano Mario e Crisafulli Francesco vengono chiamati a rispondere il primo come mandante ed il secondo come uno degli esecutori materiali per l’OMICIDIO di PAPPALARDO SALVATORE, avvenuto a Catania il 30 ottobre 1999.Per l’omicidio di Pappalardo, storico componente della “Famiglia”, avvenuto lungo la Via Palermo, sono stati già condannati in via definitiva alla pena dell’ergastolo Strano Alessandro e Giustino Carmelo.Lo Strano Alessandro, responsabile del “gruppo” di Monte Po, all’epoca consorteria egemone in seno a “Cosa Nostra” etnea, volle assicurarsi con tale delitto la leadership ed il controllo dei proventi illeciti derivanti dalle estorsioni, soprattutto nella zona industriale di Misterbianco (CT). Il delitto fu il culmine di una lotta intestina alla “Famiglia” dei “Santapaola”, incentrata sul controllo del gruppo più importante dell’organizzazione (Monte Po) per numero di componenti e disponibilità finanziarie. Gli indagati dovranno rispondere altresì del TENTATO OMICIDIO di TROPEA FRANCESCO, soggetto che guidava il veicolo in cui si trovava il Pappalardo al momento dell’agguato.Tra gli arrestati figura Zuccaro Maurizio, cinquantaduenne, ritenuto elemento autorevole in seno a “Cosa Nostra Etnea” il quale, benché già condannato per l’omicidio di Salvatore Vittorio, vittima della “lupara bianca” nel febbraio 1996, è sottoposto alla misura della detenzione domiciliare poiché affetto da una particolare patologia che risulta incompatibile con il regime carcerario.
ELENCO DELLE PERSONE COLPITE DALL’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE1. ZUCCARO Maurizio, nato a Catania 1961;2. MAGRI’ Orazio, nato a Catania 1971;3. NIZZA Fabrizio, nato a Catania 1975;4. PUGLISI Carmelo, nato a Catania 1964;5. SAITTA Lorenzo, nato a Catania 1975;6. STRANO Mario, nato a Catania 1965;7. CRISAFULLI Francesco, nato a Catania 1963.”
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