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Antimafia Industriale: il boss di Cosa Nostra Vincenzo Arnone testimone di nozze di Antonello Montante presidente di Confindustria Sicilia!
Pubblicato il 26 Aprile 2014
Guarda, guarda, guarda….e ancora notizie su Marco Forzese, senza scorta o tutela!Insomma, Antimafia salottiera demarcazione liquida tra carriere e laute prebende?di Ignazio De Luca Iena Ridens
Dal blog di Pino Finocchiaro apprendiamo di un clamoroso e deflagrante “scoop” di Riccardo Orioles, di cui in questo servizio vi riproponiamo l’immagine. A pag 22 de “Isiciliani giovani” di aprile 2014, in uscita in questi giorni, una foto di metà anni ‘80, scattata nella sede nissena di Confindustria, allora Assindustria, ritrae Vincenzo Arnone e Antonello Montante.Vincenzo Arnone, secondo i Carabinieri di Caltanissetta, è personaggio di elevato spessore criminale e punto di riferimento per gli appartenenti a Cosa Nostra che operano a Sommatino, Serradifalco, San Cataldo e Montedoro.
Non pensi nemmeno per una frazione di secondo, il presidente di Confindustria Sicilia e Responsabile Nazionale per la legalità, Antonello Montante, di disconoscere il personaggio immortalato con lui nella foto, magari blaterando di non sapere chi sia, perché Riccardo Orioles, lo inchioda! Produce, infatti, un atto di matrimonio in cui per lo sposo Antonello Montante appone la firma come testimone proprio Vincenzo Arnone.
La Iena che scrive non può fare a meno di sorridere ricordando che non più tardi di ieri al registratore del direttore Marco Benanti, il deputato dei DRS (dei raccogliticci storici), Marco Forzese rilasciava una sconnessa e sgrammaticata dichiarazione, ancora sulla “forzata rinuncia di Antonio Fiumefreddo all’assessorato Regionale, voluta da poteri occulti e che per questo il senatore Lumia, lo chiamerà a deporre davanti la commissione Nazionale Antimafia”(questa l’interpretazione della registrazione).
Intanto, a proposito del senatore Lumia, presidente della commissione Nazionale antimafia dal 25 aprile 2000 al 11 giugno 2001, non si ricordano atti che passeranno negli annali della Storia Patria, riguardo i “poteri occulti” che avrebbero osteggiato la nomina ad assessore di Antonio Fiumefreddo, di occulto non c’è proprio nulla, basta scorrere la cronaca di qualche settimana fa, per leggere con nomi e cognomi chi non voleva Fiumefreddo.
Decriptiamo ancora dal registratore del direttore Benanti con soddisfazione, che malgrado le voci che davano scortato il deputato Forzese, egli stesso, dichiarava di non avere né scorta né tutela. Noi da Iena Ridens siamo passati a Iena sospirante sollevata, sapendo che Forzese non correva pericolo.I poteri occulti, per ora lo lasciano in pace. Così sia.
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