“Ricorrerò in Cassazione contro un vero e proprio misfatto. Ho sempre fiducia nella giustizia devo capire se a Catania posso continuare a difendermi in un processo”. Lo afferma l’ex governatore Raffaele Lombardo sulla sentenza di condanna a un anno di reclusione per reato elettorale, pena sospesa, emessa dalla Corte d’appello di Catania. In primo grado era stato assolto.
“Una condanna – aggiunge – pronunciata perché colpevoli ‘al di là di ogni ragionevole dubbio’? Dopo una sentenza di primo grado ipermotivata di assoluzione ‘perché il fatto non sussiste’? Senza nessuna nuova prova a nostro carico? Voto di scambio nel 2012 con un mio da sempre e per sempre fedele elettore dal 1980? Consigliere di Quartiere in carica del mio Partito che col mio Partito si sarebbe ricandidato nel 2013 ? Cui avevo chiesto di votare per altro candidato? Incredibile ! Incredibile! Incredibile!
Con in più – sottolinea l’ex governatore – l’eccezione, più che fondata, sollevata dalla difesa, della inutilizzabilità delle intercettazioni raccolte quando si sospettava, per altri indagati, l’aggravante di mafia? E poi usate contro di noi? Col mio difensore – rivela Lombardo – che mi ‘invita’ a lasciare l’udienza perché ‘intuisce’ che la mia presenza viene considerata una ‘sfida’ alla Corte? Ho sempre fiducia nella giustizia – conclude Raffaele Lombardo – devo capire se a Catania posso continuare a difendermi in un processo”.
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