di iena marco pitrella
Vince il sindaco di Grammichele, vince Giuseppe Purpora (non Purpura, ce ne scusiamo https://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=10973) il “Premio Enrico, il principe del fico”, premio istituito adesso, adesso, da questa testata, è tutto per lui. Motivo? il dietrofront sull’obbligo delle mascherine.
L’ordinanza, la numero 14, infatti, che rettifica la precedente ordinanza, la numero 13, è nuova, nuova; otto aprile è datata: l’obbligo della mascherina “o comunque una protezione a copertura naso e bocca” vale quando s’entra negli esercizi commerciali e vale quando s’entra negli uffici aperti al pubblico. E non vale più l’obbligo della mascherina su “tutto il territorio comunale” come, appunto, la precedente ordinanza stabiliva, la numero 13, datata sei aprile.
Contrordine compagni! pardon: contrordine cittadini e cittadine! nello slang grillino del “portavoce cittadino”.
L’obbligo è cambiato, dunque.
Del resto, Marco Benanti, direttore delle Ienesicule, l’aveva pure scritto che “in Sicilia ormai è a chi la propone più grossa”, in un articolo che proprio al sindaco era dedicato: “Giuseppe Zorro Purpora, il nuovo cavaliere mascherato”. Mai titolo fu più azzeccato.
A proposito di domande da domandare, c’era chi se l’era pure chiesto: chi è senza mascherina come dovrebbe fare? da lì, al panico tra i cittadini, la strada è breve.
Tommaso Zapparrata, consigliere della Lega, in un video che è andato girando sui social, una proposta, simpaticamente, l’aveva fatta: ci si copre con le mutande.
Persino chi sta scrivendo questo articoletto, un po’ per gioco e un po’ per scherzo, riservatamente al sindaco, la sua l’aveva detta: ci si copre con la museruola.
È stato un “mero errore”, un “mero errore accertato”, come scrive nella sua ordinanza, la numero 14, quella nuova, nuova. Ma da dove gli era venuta allora la “pensata” di due giorni prima? per dare una risposta, più che dar conto alla logica, c’è da andar incontro alla cronologia. La prima ordinanza è del 6 aprile, dicevamo: tuttavia il 4 aprile, come si legge in un post pubblicato dal sindaco, sono state donate 500 mascherine al comune di Grammichele (fuor di ironia ci uniamo ai ringraziamenti)… se tanto mi dà tanto, non è che il sindaco avrà pensato che “siccomu ni l’hannu rialatu, l’hammu a spardari…?”.
E premesso, come già detto, dell’“accertato” tralasciamo – anche simpaticamente – il “considerato” dell’ordinanza nuova, nuova.
“Premio Enrico, il principe del fico”: ampiamente meritato.
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