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Ardita (CSM): “rivolte in carcere e scarcerazioni, ci sono indizi e suggestioni da approfondire”
Pubblicato il 04 Maggio 2020
L’ex capo del Dap: ‘’Su un presupposto smentito sono usciti 8000 detenuti, gestione sicurezza interna nuoce al rispetto delle regole’’
‘’Il rapporto tra detenzione e la maggior circolazione del virus sembrerebbe gravemente smentito, ma su questo presupposto sono uscite circa 8000 persone dal carcere. Un esito che rimarrà penso nella storia del nostro Paese. Non c’è mai stata una dismissione così massiccia di detenuti mafiosi dal carcere’’.
Lo denuncia in una video intervista all’associazione “Memoria e Futuro” il presidente della Prima commissione del Csm, ed ex capo del Dap, Sebastiano Ardita che alla domanda se si è trattato di un ‘’cedimento dello Stato’’ ha risposto: ‘’sono abituato a parlare sulla base di prove e su questo non mi sbilancio, le suggestioni e gli indizi per lavorare e cercare le prove ci sono tutti, occorrerebbe approfondire la questione’’.
Secondo Ardita nelle carceri italiane ‘’da qualche anno c’è una gestione della sicurezza interna che probabilmente nuoce al rispetto delle regole interne. Perché c’è un’apertura delle celle un poco indifferenziata che non tiene conto dei livelli di pericolosità’’.
La video intervista è visibile a questo link https://www.facebook.com/mem.fut/videos/228461831819455/ nella pagina Facebook dell’Associazione Memoria e Futuro, insieme ad un riassunto della trascrizione.
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