Avv. Arnone a senatore Giarusso: adotti provincia di Agrigento

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Lettera aperta al Sen. e componente della Commissione Antimafia Mario Giarrusso del Movimento 5 stelle

Sen. Giarrusso, Le chiedo di adottare la provincia di Agrigento, qui non abbiamo parlamentari, ma solo mangiapane a tradimento lautamente pagati oppure grandissimi ruffiani del Ministro del malaffare, Angelino Alfano – Le chiedo di far partire l’adozione dalla visita della Commissione Antimafia del prossimo 12 novembre –“.

Egregio Senatore,

Agrigento detiene il record della illegalità e del malaffare istituzionale. Veda, ad esempio, immediatamente questo video che ho dedicato alla Commissione parlamentare antimafia, visionabile semplicemente cliccando su Youtube questo titolo: “Un anno dopo l’aggressione di Arnone da parte del poliziotto Giudice: le novità”.

Apprenderà in che misura, pubblicamente, prestano servizio ad Agrigento dirigenti di polizia da un anno responsabili di gravissimi fatti di reato, responsabilità pubblica, garantita dalla copertura del Ministro e del Procuratore aggiunto Fonzo.

In altre parti d’Italia, quantomeno, avremmo parlamentari che sollevano la questione anche per sapere se ad essere calunniati sono il dirigente della polizia, il Questore, i vertici della Procura – e quindi meritano solidarietà – o invece costoro hanno violato le leggi e adesso godono della copertura e della impunità grazie ai rapporti con il Ministro dell’Interno.

Ed ancora abbiamo un Sindaco della città di Agrigento, ovviamente alfaniano pure nella marca delle mutande, di cui sono noti gli strettissimi rapporti con i vertici di Cosa Nostra, alimentati pure da scambi di favori e di assunzioni dei mafiosi nelle aziende di famiglia del Sindaco.

Lo stesso Sindaco, che per ordine di Alfano si è trasferito lo scorso anno dal Comune di Porto Empedocle, ove era stato Sindaco dal 2008 al 2015, mandandolo al dissesto, al Comune di Agrigento, con l’evidente obiettivo di favorire la realizzazione del rigassificatore da 500 milioni di euro.

Il Sindaco Firetto, per autorizzare il rigassificatore è stato corrotto dall’Enel mediante centinaia di migliaia di euro di incarichi professionali alla  moglie neo avvocato, divenuto grazie alla corruzione, monopolista del foro di Agrigento per le cause Enel.

Per nessun parlamentare questi fatti meritano attenzione. Qui vige la regola delle tre scimmiette, non vedo, non sento e non parlo, mi limito, da parlamentare a mangiarmi e a riempirmi la bocca con l’indennità di carica.

Poi abbiamo i parlamentari come Riccardo Gallo, quello di cui parla il pentito di mafia Sciabica come palo di un omicidio realizzato dallo stesso Sciabica quando faceva il killer, che oltre la bocca riempie le tasche proprie e della sua famiglia, grazie ad illeciti edilizi enormi nel cuore della Valle dei Templi.

Tutto ciò, per quanto riguarda Gallo, è stato raccontato più volte pure dal “Fatto quotidiano”, evidentemente i parlamentari agrigentini leggono solo “Topolino”: nessuno ha chiesto conto e ragione dell’impunità garantita a Gallo da parte della Procura di Agrigento.

Tornando alla corruzione del Sindaco, se la Commissione mi escuterà come chiedo, porterò i documenti relativi ai primi pagamenti dell’Enel all’Avv. Signora Firetto, i primi 50.000,00 euro già erogati, mica bazzecole.

Porterò le intercettazioni ove i mafiosi parlano degli incontri col Sindaco nella sua stanza.

Tutto questo, ovviamente, non interessa i parlamentari agrigentini, ma ritengo che interessi la S.V. e attraverso la S.V. la Presidente della Commissione antimafia e i parlamentari perbene che ne fanno parte.

Vogliamo poi parlare degli appalti truccati dei rifiuti? Dei rapporti tra Cosa Nostra e le imprese che vincono le gare truccate al Comune di Agrigento sempre grazie allo stesso dirigente mantenuto in quel posto da vent’anni malgrado i processi – chiusi con prescrizione – e le prove del suo asservimento assoluto alle imprese amiche di Cosa Nostra?

Mi avvio a concludere, e prima di ritornare sui rifiuti, La invito a visionare un altro incredibile video, che qui ad Agrigento ha suscitato grande scandalo e che, ovviamente, per i nostri parlamentari locali è roba normale.

Il video è il seguente “Il Pm Fornasier accusa il Pm Fonzo di perseguitare l’Avv. Arnone”, anch’esso visionabile su Youtube, ove dalla viva voce del Pm anziano della Procura si apprende che il Procuratore aggiunto Fonzo è potentissimo, che mio avrebbe fatto uno “schieramento alle spalle” al fine, attraverso “gli strumenti infidi ed invasivi della procura” di darmi “brutte mazzate”.

Concludo riportando le questioni che potrei anche illustrarvi in materia di rifiuti, mafia, appalti, politica e riporto all’uopo testualmente la parte conclusiva della lettera che ho inviato ieri alla Commissione

“E sul punto lo scrivente può ricostruire:

1-      L’appalto truccato del 1997, rimasto vigente per un decennio, sempre a beneficio dell’attuale consorzio SAP-ISEDA;

2-      La sentenza relativa a tale appalto truccato, che definiva il procedimento per prescrizione, peraltro con clamorosi errori giudiziari, della pubblica accusa, nel formulare il capo di imputazione;

3-      Il ruolo dell’ingegner Salvatore Tedesco, nel truccare tale appalto, nell’ambito delle sue funzioni di dirigente comunale della NU;

4-      Il mantenimento di costui nel medesimo ruolo sino a questo anno 2016, affinchè potesse continuare ad alterare, cosa avvenuta anche lo scorso anno, l’ultimo bando di gara  di tale appalto;

5-      I rapporti con Cosa Nostra, ricostruiti dai collaboratori di giustizia, con il consorzio di impresa SAP-ISEDA;

6-      I rapporti di SAP-ISEDA con l’attuale sindaco Calogero Firetto e gli accordi illeciti, di voto di scambio, conclusi durante l’ultima campagna elettorale e già denunciati alla Digos da alcuni lavoratori presenti (e poi, dopo il sostegno elettorale, licenziati).

Lo scrivente è al corrente di tali fatti in quanto è stato personalmente parte civile nel procedimento per 416 bis a carico di Sodano Calogero, ex sindaco, che ha favorito SAP-ISEDA, a sua volta in mano a Cosa Nostra.Nonché ha rappresentato la parte civile Legambiente nel processo per l’appalto truccato, a carico di Tedesco, Sodano e altri, conclusosi con la prescrizione”.

Agrigento, 09 novembre 2016

Avv. Giuseppe Arnone

 

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Redazione Iene Siciliane

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