di Gian Maria Tesei
Tra le varie celebrazioni che hanno contraddistinto quest’annata “pandemica”, una sicuramente rappresenta appieno un certo tipo di legame tra prodotto tv targato USA ed abitudini televisive”prandiali” italiche.
Ha compiuto trent’anni di programmazione in Italia ( anche se in realtà è stata trasmessa per la prima volta negli Stati Uniti d’America nel 1987) il 4 giugno una delle più famose soap opera del mondo, ossia “Beautiful”, il cui vero titolo sarebbe “The Bold and the beautiful”, ossia gli sfacciati ed i belli, un prodotto che , è stato trasmesso prima su RAI 2 , per poi passare a Mediaset su Rete 4 e poi definitivamente, dal 1994, su Canale 5.
Nel corso delle 8000 puntate ( trasmesse quasi sempre attorno alle 13,30-13,45 circa) si sono sviluppate, in quel di una città californiana frizzantissima e molto libera qual è Los Angeles ( con qualche location extra-statunitense come le italiane lago di Como, Venezia e Portofino o Montecarlo, tra le altre) , le vicende di una famiglia, i Forrester che rappresentano una dinastia , i cui percorsi di vita ed incroci , in qualche caso quasi al limite dell’incestuoso, tra evoluzioni spesso quasi irreali e senza morale, vanno a caratterizzare anche quelli che sono i vari cambiamenti della ditta di moda di questa stirpe, la Forrester Creations, che compete con altre grandi case del fashion ed altre aziende losangeline , come Spectra le Marone Industries, e la Spencer Publications.
L’asse centrale della casata è costituita dal capostipite Eric (interpretato da John Mc Cook, unico interprete presente sin dall’inizio della serie insieme a Katherine Kelly Lang, che personifica Brooke Logan, altro caposaldo della soap), la moglie Stephanie Douglas ( impersonata da Susann Flannery fino al 2012, quando venne fatto morire il personaggio) e la loro prole, ossia il famosissimo Ridge ( reso nella soap fino al 2012 dal più noto Ronn Moss- con una piccola parentesi per Lane Davies nel 1992- e poi da Thorsten Kaye), Thorne, Angela, Kristen e Felicia. L’incontro con la famiglia Logan, composta dalla coppia Stephen e Beth e dalla figliolanza Storm, Brooke, Donna e Katie, sarà il presupposto per una serie di accadimenti ed incastri a geometria variabile, tra le due famiglie (con l’aggiunta graduale di nuovi personaggi, quasi sempre in qualche modo legati alle famiglie), in un turbinio di amori ( su tutti quello tra Ridge e Brooke), scontri verbali e fisici, malattie, morti, tentati omicidi ed omicidi , suicidi, incidenti, ospedalizzazioni a vario titolo, aborti, problemi legali e carcere, lusso e richiami alla lussuria( mai visibilmente esplicita), tradimenti, matrimoni, ( sempre più o meno tra le stesse persone od i loro parenti od affini o congiunti, etc. …),con continui rovesciamenti dei ruoli di buoni e cattivi , utili a fidelizzare lo spettatore nei confronti di tutti i personaggi , adottando inoltre il recasting, soprattutto dei personaggi più giovani per rinnovare l’interesse anche nei confronti di essi , rendendoli maggiormente partecipi alla trama generale.
Ed i matrimoni (ben 100 finora…) sono un must che soprattutto alcuni personaggi non si sono mai fatti mancare, come nel caso di Brooke Logan, convolata a giuste nozze ben quindici volte (otto volte con Ridge e due volte con il fondatore della Forrester Creations)e grande tessitrice di molte situazioni che avvengono all’interno di questa soap opera, i cui ideatori sono stati i consorti William J. Bell e Lee Philip Bell ( entrambi deceduti nel 2005), che avevano creato un altro teleromanzo di successo “ Febbre d’ amore”, che proprio Beautiful” nel 2020 ha scalzato all’apice delle soap opera più seguite negli Stati Uniti.
Un prodotto quindi che, nel suo genere, ha riscosso e riscuote grande successo in Italia (con uno share, che oscilla intorno al 14-16 % con 2.900.000-2.700.000 spettatori -e picchi oltre i quattro-, circa un paio in meno di una decina di anni fa) e che ha ricevuto anche numerose candidature e premi nel suo segmento , quello dei prodotti seriali giornalieri in stile soap, sia in Italia, con 3 Telegatti vinti ed altre 5 nomination, che a livello internazionale con ben trentuno Daytime Emmy Awards ( l’Oscar televisivo in pratica) come Miglior serie drammatica del daytime, per un prodotto seguito in ben 100 paesi dei cinque continenti e dai trecento ai cinquecento milioni di persone ogni giorno.
Un prodotto che non può sicuramente paragonarsi a serie o film o opere teatrali che hanno segnato la storia artistica mondiale , cosa di cui sono pienamente consapevoli anche gli stessi attori, che lo hanno dichiarato anche in passato, ma che sa accompagnare un certo pubblico durante l’ora di pranzo, grazie anche alla recitazione razionale e molto tradizionale degli attori, atta proprio a bilanciare quelle situazioni un po’ pazze e quasi non plausibili del copione, il tutto sempre all’insegna del rispetto tra gli attori stessi , (il segreto per trascorrere tantissimo tempo assieme sul set, con l’ovvia pausa di questo periodo segnato dal Covid -19) e di un pubblico che da trent’anni si appassiona ai personaggi a cui danno vita sul piccolo schermo.
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