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Blutec, conclusi i lavori del tavolo tecnico regionale sull’indotto. Ugl: “Questione nazionale, la Regione si faccia promotrice di un tavolo interministeriale”
Pubblicato il 20 Novembre 2019
Si è svolta ieri, nei locali del Centro per l’impiego di Palermo, la seconda riunione del tavolo tecnico sulla vertenza dei lavoratori dell’indotto di Blutec, convocata dalla Regione siciliana alla presenza dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Un incontro più che altro interlocutorio, come spiegano il segretario regionale della Ugl Giuseppe Messina, il segretario regionale della federazione Metalmeccanici Angelo Mazzeo ed il segretario provinciale Uglm Lorenzo Giordano con gli impiegati ex Lear Antonio Passafiume, Francesco Serraino, Edoardo Restivo e Attilio D’Agostino. “Attraverso una disamina circa lo stato della vertenza maturata ad oggi, per quanto riguarda le centinaia di risorse umane interessate, abbiamo potuto verificare come il tavolo prettamente regionale sia uno strumento non più utile al fine di individuare le indispensabili soluzioni.
Questo perchè le azioni necessarie sono tutte di competenza ministeriale e, di conseguenza, occorre che lo stesso tavolo venga trasferito a Roma ed allargato, non solo agli assessorati ed ai dipartimenti regionali interessati (Lavoro ed Attività produttive), ma soprattutto ai ministeri ed alle direzioni generali interessate (Sviluppo economico e Lavoro), nonchè all’Inps – evidenziano gli esponenti Ugl. Ringraziamo il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci per la grande sensibilità dimostrata e la solerzia con la quale ha voluto dare avvio, con l’assoluta disponibilità e fattività dei dirigenti prepositi, a partire dalla dirigente generale del dipartimento Lavoro Francesca Garoffolo, al tavolo tecnico. Auspichiamo ora che sia la stessa Regione a farsi promotrice di una sede di incontro “politica” romana, perchè si possano affrontare nel più breve possibile i nodi legati all’eliminazione della decurtazione Inps ai lavoratori in mobilità in deroga, l’estensione degli ammortizzatori sociali per il 2020 anche agli operatori dell’indotto e consentire, infine, agli stessi di poter prendere parte a occasioni formative, al di fuori del contesto dell’area territoriale di crisi senza perdere, senza perdere quanto riconosciuto quale ammortizzatore sociale.
Siamo certi – concludono Messina, Mazzeo e Giordano – che il presidente, insieme agli assessori Turano e Scavone (che peraltro nei prossimi giorni incontreremo in Ugl durante gli appuntamenti del percorso “Road map”) possano sostenere questa nostra richiesta nelle sedi governative nazionali competenti.”
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