BREAKING NEWS: CATANIA E UN CAMBIAMENTO ORMAI TRAVOLGENTE: LETTERA APERTA AI CITTADINI DEL SINDACO SU LIVESICILIA! IL QUOTIDIANO “LA SICILIA” PERDE COLPI?

Che cambiamento! A spron battuto, a tutto gas! 

di iena indisciplinata e quasi allibita&divertita

Un tempo -erano tempo bui, senza speranza di sbiancamenti- a Catania la “voce unica” del Palazzo era “La Sicilia”.  “‘U Giunnale” per antonomasia, per i catanesi!

Ora, invece, Catania è in fase di cambiamento radicale, così profondo e travolgente che quasi non si vede. Però, esiste: lo hanno confermato esperti del settore fiction&ballond’essai. E quindi, ci dobbiamo credere, ma crederci davvero.

Avendo perduto l’esclusiva il giornale per antonomasia dei catanesi, oggi è veramente una giornata “rivoluzionaria” per Catania. Il sindaco scrive ai catanesi da Livesicilia! 

Del resto, il loro primo cittadino si rivolge proprio a loro: ma è una sorta di appello al popolo?

No, no, non ci pare proprio, anche perchè queste cose le fanno i rappresentati dei quei movimenti popolusti, demagogici, che rappresentano il prosieguo del peggio del berlusconismo: qui siamo, invece, in presenza di uno scritto pieno di senso di responsabilità, senza personalismi o autocelebrazioni, senza perdita di controllo, mai a tutto gas, che non sfiora mai, giammai il ridicolo o il banale.

Eccone alcuni stralci, i più profondi a nostro avviso:

“…Sappiamo tutti di non dover mai abbassare la guardia nella lotta contro la criminalità,organizzata e non, anche se in altre zone d’Italia, nord compreso, la situazione non è affatto migliore, come dimostra la recente classifica del Sole 24 ore.

Noi però dobbiamo superare l’illegalità anche di certi piccoli gesti quotidiani: parcheggiare male, gettare in terra le cartacce, non rispettare il bene comune. Cose apparentemente banali ma che hanno pesanti ricadute economiche per esempio sul turismo: Catania è splendida, ma viene sporcata, svilita, mortificata dalla mancanza di educazione di alcuni, troppi, suoi abitanti…”

Avete capito catanesi? Migliorate le vostre buone maniere, magari chiedete un consiglio allo staff del sindaco, che in tema di buone maniere non teme concorrenza alcuna. Del resto, l’amministrazione può parlare così perchè da parte sua si comporta con coerenza, qualcuno ne dubita forse? Qualcuno forse si potrebbe permettere di affermare che tra il “dire e il fare” c’è di mezzo l’oceano, pardon il mare? Ma scherziamo?

Ma il sindaco dei catanesi (pardon, non di tutti, effettivamente) scrive anche che

“…Se dunque nel Paese c’è un clima pesante, di contrapposizione, di odio, che a volte esplode sui social media o in qualche trasmissione televisiva suggestionando chi non ha sufficiente personalità o cultura o chi ha una mente debole, occorre voltare pagina. Dobbiamo tornare ad aprirci, imparare a fare rete, a collaborare, a evitare le contrapposizioni egoistiche per scegliere non il male minore, ma il meglio per tutti.” 

Insomma, invito alla concordia, all’unità di intenti: tutti uniti, veramente assieme, sinistra, destra, centro, societàcivili (quelle sono già da tempo… unite) e affini per il bene della città. Che c’è di meglio? Le differenze -quelle insane contrapposizioni tipiche di quei paesi lontani, chiamati democrazie- spesso producono solo guai.

Invece, a Catania dovrebbe trionfare l’amore e l’amicizia: tutti amici, insomma. Effettivamente, la città, da questo punto di vista, è già sulla buona strada.

Insomma, Catania ha bisogno di fratellanza: con l’approssimarsi del Natale il miglior auspicio per una comunità che vive di immagini, pardon di verità. Che, per fortuna, anche a distanza di anni e anni, arriva sempre.