“Questo non è amore”. Il motto della campagna permanente di sensibilizzazione promossa dalla Polizia di Stato ha scandito i diversi momenti di riflessione programmati dalla Questura di Catania per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questa mattina, nell’Aula delle Adunanze del Palazzo di Giustizia, la Polizia di Stato e l’Ordine […]
Breaking news, congresso Piddì Cittì, scoperte le “forze esterne” che “remano contro”: sono i comunisti!
Pubblicato il 21 Ottobre 2013
Colpo di scena e di scenografia: niente bianchi, niente rossi, niente colori moderati, ma…smascherata la “congiura dei rossi antichi”: alcool per tutti!di iena al bancone
Dopo sospetti, bisbigli, illazioni, mediazioni, intermediazioni, azioni e pozioni, la “dura verità”: grazie ad una brillante operazione condotta dai Nos “nuclei osservantilegalitari sinistri” è stata scompaginata un’articolata organizzazione dedita al vino e alla rivoluzione… dei “rossi antichi”.
Volevano mettere Ko addirittura il Piddì di Catania: “non è vero, volevamo soltanto difendere il nostro diritto d’autore sulla parola compagno”-pare abbia dichiarato al momento dell’arresto uno della banda.
Volevano addirittura destabilizzare il Piddì di Catania: operazione impossibile, in quanto di stabile nel Piddì di Catania non c’è nemmeno una sedia in federazione! Eppure ci hanno provato: colpendo qua e là, tentando addirittura di “allungare” Mauro Mangano (con un paio di tacchi a spilli, parrebbe) e truccando da Giacomo Torrisi, grazie ad un paio di Rayban anni Novanta, il giovin Jacopo.
Dalle prime indiscrezioni nel covo dei “rossi antichi” i “Nos” hanno trovato una foto dell’ex deputato rifondarolo Luca Cangemi da giovane e una dell’ex tesoriere comunista Paolino Mangano da vecchio (ma qualcuno pare abbia confuso i due reperti).
Sono in corso ulteriori indagini, anche con l’ausilio del servizio di igiene mentale locale, per capire come sia mai potuto venire in mente a qualcuno di occuparsi del Piddì di Catania: un caso disperato. Nemmeno i disastrati servizi sociali del comune di Catania ne vogliono più sapere nulla!
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