Si è sempre professato innocente. Adesso il processo di revisione potrebbe restituirgli l’onore, ma chi potrà mai ridargli la salute e gli anni trascorsi a difendersi da un’accusa tra le più infamanti?
Nella doppia immagine, “Prima” e “Dopo”, donata dall’ex numero tre del SISDE al suo legale di fiducia, l’avvocato Giuseppe Lipera, Bruno Contrada appare com’era prima e dopo il lunghissimo calvario giudiziario.
Sul volto le differenze sono notevoli, sembrava un giovanotto prima, col volto fiero e fiducioso del futuro. Dopo la sofferenza giudiziaria, nella seconda immagine, appare una persona che dà l’impressione di essersi mantenuta in vita solo per riaffermare la propria onestà, la propria immagine di uomo e rappresentante istituzionale.
Ecco quel che scrive nella dedica che il penalista catanese custodisce gelosamente, in una cornice d’argento:”All’illustre avvocato Giuseppe Lipera cui ho affidato il mio passato ed il mio presente. Con affetto e gratitudine. Agosto 2008. Bruno Contrada”
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