“Buco di bilancio” a Catania: Giacomino contro tutti!


Pubblicato il 11 Settembre 2020

di marco pitrella, iena affettuosa

(nella foto Giacomo Rota in “versione castrista”)

L’aveva detto e l’ha fatto, Giacomino, Rota, segretario provinciale della Cgil: “ha conferito mandato al legale del sindacato al fine di costituirsi parte civile nel processo noto come “Buco di bilancio”. Costituzione di parte civile che è stata preannunziata all’udienza che s’è tenuta il 10 settembre ed è stata rinviata al 20 ottobre.

Cerino a parte, Giacomino è stato di parola sulla costituzione di parte civile. Contro tutto e contro tutti! e contro anche Angelo Villari, l’amico Angelo Villari, ANGELO per la Raia, quello che… prima di Giacomino fu il segretario provinciale della Cgil e adesso segretario del partito democratico.

Hai capito, Giacomino? Contro tutto e contro tutti! persino contro una “evanescente” dirigente regionale sempre di una certa categoria della Cgil, quella dei pensionati: Concetta Raia ecco, sua moglie, che pare non pensarla come il marito, tanto per ripescare un famoso commento di giugno a sostegno di Enzo Bianco – “Sono convinta che riuscirete a dimostrare che avete agito nell’interesse della città. Non ho dubbi…” (assist per la difesa).

E però, Giacomino non è stato il solo in ambiente Cgil a essere contro tutto e contro tutti: ancora in giugno, in una domenica di giugno, Francesco Battiato, anch’egli ex segretario provinciale della Cgil, prima di Villari e prima di Rota, intervenendo su “La Sicilia”, in risposta a Franco Garufi, segretario provinciale della Cgil prima di Battiato e prima di Rota e prima di Villari, ANGELO, sull’argomento “Buco di bilancio” decide di fargli compagnia… a Giacomino.

In un passaggio che, non a caso, è sembrato più che altro dar sostegno al J’accuse della procura mentre s’attende la pronuncia della Corte dei Conti, Battiato scrive: “quello che posso aggiungere riguarda una conversazione privata tra me e Enzo Bianco prima della presentazione delle candidature per le elezioni amministrative del 2013. In quella occasione lo sollecitai a riflettere attentamente prima di decidere di candidarsi nuovamente a sindaco. Sottolineai la pesantissima situazione finanziaria in cui versava il comune quale “lascito” del centrodestra, di cui egli era pienamente avvertito. Ciò avrebbe comportato come conseguenza l’impossibilità di realizzare, se rieletto, il suo programma per il rilancio della città. Gli ricordai come lui rappresentasse un simbolo importante e il protagonista assoluto della primavera catanese che aveva messo la nostra città all’attenzione nazionale, indicata come una delle meglio amministrate del Paese”.

Ora arriva il bello: “Insistetti – prosegue – nel dire che questo patrimonio di buon governo rischiava di andare disperso”.

“Purtroppo – a chiosa Biattiato ha aggiunto – sono stato facile profeta”.

“Purtroppo, sono stato facile profeta” – “Purtroppo, sono stato facile profeta”, a dire tanto, troppo e tutto per l’appunto.

Dunque che ci va cercando Enzo Bianco. Dunque che ci va cercando Angelo Villari, visto che anche di Cgil si sta parlando.

Dunque che ci va cercando il partito democratico.

Quello stesso partito democratico, o meglio una parte del gruppo dirigente catanese (sic!), che all’indomani della condanna di Salvo Pogliese, 23 luglio, con un comunicato su Roberto Bonaccorsi ebbe il coraggio di chiederne le dimissione: “fu il primo ad elaborare il piano di rientro economico che ha sprofondato Catania nel baratro del dissesto”.

Non bastasse, il comunicato sottolineava che “un simile atteggiamento rappresenta un danno a un’intera città già provata da anni di mala gestione”.

Sì, ma quello indagato per i fatti che con il bilancio ha a che fare, non è mica Roberto Bonaccorsi ma è il segretario provinciale del partito democratico e già segretario provinciale della Cgil: Angelo Villari.

Se tanto mi dà tanto, la domanda va domandata: il partito democratico non prova alcun imbarazzo? Se Roberto Bonaccorsi rappresenta “un danno per l’intera città”, su Enzo Bianco che è stato il loro sindaco e su Angelo Villari che, va ripetuto, del partito democratico è il segretario provinciale manco mezza parola? su Bianco e su Villari pesa una richiesta di rinvio a giudizio.

Prendano esempio da Giacomino, quelli del partito democratico, il che è tutto dire.


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