C10F – CT: PROVINI SI DIMETTE DALLA PRESIDENZA: “É STATO BELLO, ADESSO É IL MOMENTO DI LASCIARE SPAZIO AD ALTRI”. SALUTA PURE IL VICE SCOLLO


Pubblicato il 03 Settembre 2018

Luigi Provini, dopo tre anni alla guida del Comitato 10 Febbraio – Catania che si occupa di ricordare le vittime delle foibe e gli esuli del confine orientale italiano, ha scelto di dimettersi dall’incarico. Insieme a lui saluta pure Antonio Scollo (coordinatore provinciale del C10F – CT): << Una scelta così avviene fisiologicamente; è giunto il tempo – dice Scollo – di cedere l’onore di questa carica tenendo sempre in alto il ricordo dei martiri e degli esodati delle terre irredente.

Ho avuto modo di conoscere tanta gente, e di stare al fianco di un Presidente con la “P” maiuscola sempre in prima fila.
L’impegno è stato qualitativamente efficace e costante, e con la stessa serietà decidiamo, insieme di fare questo passo importante e dare ad altri l’opportunità di intraprendere questo entusiasmante percorso>>.
Continua poi Luigi Provini: << Dal Gennaio 2016 – dice il dimissionario Presidente – ho avuto l’onore di presiedere i lavori del C10F – CT, quella che oggi si conclude è stata una delle esperienze più belle della mia vita. L’attività del Comitato 10 Febbraio ha un respiro nazionale; l’organizzazione, infatti, è strutturata in tutta Italia e ogni anno tantissime persone si mettono in moto per sensibilizzare e informare la gente su una pagina del nostro paese che la storia ha colpevolmente dimenticato per troppo tempo. Per questo motivo voglio ringraziare Michele Pigliucci (Presidente nazionale del C10F) che non mi ha mai fatto mancare la sua collaborazione e il sostegno alle nostre attività. Insieme a lui ringrazio pure Emanuele Merlino (Vice Presidente nazionale) il quale fornisce continuamente contributi di grande valore culturale (ultimo la graphic novel “Foiba Rossa” su Norma Cossetto). La mia riconoscenza va poi a Marco Pricoco, che mi ha preceduto nella presidenza del C10F – CT, e a Sebastiano Flaminio, che da tempo lavora dietro le quinte del comitato catanese; sono due persone perbene con sani valori e principi, una rarità per i nostri tempi. Poi c’è Antonio Scollo che è stato, in questo periodo, vice presidente e coordinatore provinciale del C10F – CT. A lui sono legato da una fraterna amicizia; il suo apporto, di assoluta qualità ed efficacia, mi è stato fondamentale. Tra il 2016 e questi primi mesi del 2018 – sottolinea Provini – abbiamo organizzato numerosissime iniziative connesse al “Giorno del Ricordo” e mi auguro di aver contribuito positivamente a portare avanti un cammino che, a Catania, prosegue da oltre un decennio. Ricordo ancora l’emozione che provai negli istanti successivi alla nomina; dedicare tempo ed energie alla memoria di decine di migliaia di nostri fratelli mi ha gratificato enormemente. Il momento più bello di questi tre anni? Individuarne uno solo è complicato, i bei momenti sono stati tanti; uno che ricordo con particolare piacere risale al 10 Febbraio 2017. È stato bellissimo vedere, per la prima volta in assoluto in città, il maxischermo di Piazza Università a Catania illuminato, durante la consueta “Fiaccolata del Ricordo”, in onore delle vittime delle persecuzioni titine. Non era mai successo, non finirò mai di ringraziare l’amico Luciano Catotti per il bel gesto, di incommensurabile significato. I catanesi hanno mostrato grande sensibilità e rispetto per le iniziative del nostro comitato; quest’anno, alla Fiaccolata, eravamo oltre cinquecento.
Lascio perché credo sia giusto che altri abbiano la possibilità di vivere una così significativa e formativa esperienza. Garantire il ricambio è fondamentale. Spesso ci si fossilizza sugli incarichi, basta aver poco in mano e ci si sente padroni di tutto. Non è il mio caso. In questi due anni ho cercato di ampliare sempre più il raggio delle manifestazioni connesse al ricordo. Le mattinate trascorse nelle scuole o nelle università, tra i ragazzi, a parlare di storia e di storie rimarranno per sempre impresse dentro di me. Abbiamo fatto conoscere questo tragico capitolo del nostro passato a molta gente che non lo conosceva. Alla faccia di chi ancora, vergognosamente, lo nega. Il supporto di chi ha vissuto, in maniera diretta o indiretta, sulla propria pelle le vicende degli anni Quaranta è stato toccante; un abbraccio doveroso va a Viviana Dalmas, a Stefano Bettanin, alle sorelle Dusman e uno, ancora più forte seppur ideale, a Livio Musina che purtroppo ci ha lasciati. La mia gratitudine va anche alle forze dell’ordine che hanno sempre garantito la nostra sicurezza. Sono felice di aver, insieme a quanti hanno voluto coadiuvarmi, riunito tanta gente intorno a questo nobile tema. È bene ritrovare il piacere di coinvolgere, e non escludere, le persone nelle varie attività di comune interesse; questo messaggio dev’essere chiaro, a tutti e soprattutto a chi favorisce inutili divisioni. Insieme, in qualsiasi ambito, si è più forti. Il comitato catanese individuerà certamente chi potrà proseguire quanto fin’ora realizzato e non ho dubbi: chi mi rimpiazzerà farà bene. Come diceva Bepi Nider: “Noi no dimentichemo!” Grazie a tutti … >>


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