di Luca Rodo, iena sportiva
Siamo proprio sicuri che la cessione di Ibra (data ormai per scontata dai media) sia nociva per il Milan e il Campionato italiano?
Se si guarda il bicchiere mezzo pieno, considerando la congiuntura economica in cui versa il nostro Paese, il Milan può ritenersi più che soddisfatto poiché cedere un giocatore di 31 anni alle cifre di cui si sta parlando non crediamo che si possa definire scandaloso, considerando anche la cifra d’acquisto sostenuta per rilevarlo due anni fa dal Barcellona… In ogni caso, finanziariamente parlando, il Milan realizza un’ottima plusvalenza…
Per tutto l’anno i vari esperti hanno commentato la dipendenza del gioco del Milan dal “perno centrale” Ibrahimovic: sicuramente ora Allegri dovrà dimostrare la propria abilità reinventando il modulo di gioco della squadra… Magari sarà l’occasione per concedere spazio ai giovani (ElShaarawy su tutti) e concentrarsi maggiormente sui vivai che, anche a detta dell’attuale commissario tecnico della nazionale italiana, Cesare Prandelli, in occasione dei recenti Europei di calcio, negli ultimi anni sono stati letteralmente abbandonati dai big teams…
Onestamente crediamo relativamente poco agli ultimi rumors, che “ad arte” stanno emergendo giusto in questi giorni, che danno lo spogliatoio milanista spaccato a causa dei comportamenti di Ibrahimovic
Se si guarda il bicchiere mezzo vuoto, sicuramente il campionato italiano perderà un grande protagonista che negli ultimi anni ha influenzato l’esito dello stesso, anche se non possa dirsi lo stesso per le competizioni internazionali…
Abbiamo perso nel tempo i vari Platini, Maradona, Van Basten, Ronaldo, e così via, per ultimo adesso Ibrahimovic e, come è accaduto in passato, il nostro campionato attraverserà una fase di “riorganizzazione” come del resto lo sta facendo l’intero Paese in altri settori economici, ma siamo profondamente convinti che siamo un grande popolo e, seppur avendo tanti problemi, riusciremo sempre a risollevarci…
E allora non resta che dire:”Caro Ibra, grazie di tutto, ma “sopravviveremo anche senza di te… Aurevoir!!!”
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