di iena sportiva
L’ex centrocampista del Siena, Filippo Carobbio, parla di due partite combinate e mette nei guai l’allenatore della Juventus campione d’Italia, Antonio Conte. Carobbio, classe 1979, è stato arrestato lo scorso 19 dicembre 2011 nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Cremona, denominata “Last Bet”, riguardante il mondo del calcioscommesse. L’ex giocatore del Siena, che gli inquirenti cremonesi giudicano credibile, durante la sua audizione da parte della Procura Federale, guidata da Stefano Palazzi, avvenuta lo scorso 29 aprile, avrebbe rivelato particolari decisamente scottanti, anche se nulla centrerebbero col calcioscommesse, su un paio di partite combinate di cui, secondo il suo racconto, l’attuale allenatore della Juventus, Antonio Conte, sarebbe stato a conoscenza. L’attenzione del pool guidato dal procuratore federale Stefano Palazzi è rivolta alle partite dello scorso campionato Novara-Siena 2 a 2 e Albinoleffe-Siena 1 a 0.
Novara – Siena 2 a 2. Carobbio racconta: “Antonio Conte ci disse di stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l’accordo con il Novara per il pareggio”. Ecco i passaggi nevralgici di ciò che ha detto Filippo Carobbio agli 007 federali: “Ci fu un accordo per far finire la gara in parità, ne parlammo anche durante la riunione tecnica, e quindi eravamo tutti consapevoli del risultato concordato. Lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l’accordo con il Novara per il pareggio. Drascek (centrocampista, ndr) venne nel nostro albergo in ritiro e parlò con Vitiello, credo che quello sia stato il primo contatto. Ma poi l’accordo è stato comunicato a tutti. Ne parlai singolarmente al campo anche con Bertani e Gheller del Novara, prima della partita“.
Sulla partita in questione Filippo Carobbio viene però smentito da altri colleghi del Siena. A quella riunione, però, partecipa tutta la squadra e davanti al procuratore Stefano Palazzi i calciatori Vitiello, Ficagna e Terzi negano che si fosse mai parlato di pari concordato a tavolino. Vitiello: “Sono certo di non aver sentito dire a nessuno, dirigente o giocatore, che la partita dovesse finire in pareggio“. Il direttore generale Perinetti racconta: “Conte ci chiese un allenamento pre-partita sul sintetico di Novara per prepararsi al meglio. C’era un premio in caso di primo posto. E la gente a Novara ci lanciò uova e a me sputi“. Il ds Faggiano aggiunge: “Non ho avuto alcun sentore al riguardo. Ma Conte era molto motivato ad arrivare primo, il suo desiderio era quello di giungere davanti all’Atalanta che lo aveva esonerato“. E lo stesso Perinetti aggiunge “era una partita importante, perché vincendo avremmo conseguito la promozione matematica: escludo situazioni anomale“.
Albinoleffe-Siena 1 a 0 del 29 maggio 2011. Carobbio parla della seconda partita cha a suo avviso sarebbe stata combinata con il bene stare collettivo: “Al termine di Siena-AlbinoLeffe dell’8 gennaio 2011, l’allenatore in seconda, Stellini, chiese a me e a Terzi di contattare qualcuno degli avversari per prendere accordi sulla partita di ritorno in modo da lasciare i punti a chi ne avesse maggiormente bisogno. Ne parlai con Garlini, un senatore dell’AlbinoLeffe, e Terzi che contattò Bombardini, entrambi mostrarono la loro disponibilità. In quell’occasione ci accordammo per dare i punti all’AlbinoLeffe che ne aveva bisogno per andare matematicamente ai playout, ma chiedemmo di limitare la sconfitta a un solo gol di scarto, possibilmente 1-0. Sia per cercare di mantenere la miglior difesa, sia per evitare clamori per un risultato eclatante. Preciso che in settimana si parlò molto tra calciatori, allenatore e società, dell’accordo raggiunto con l’AlbinoLeffe, in quanto alcuni volevano vincere per raggiungere il premio per il primo posto. Poi fummo tutti d’accordo. È evidente che la società ne fosse al corrente. Ricordo di averne parlato anche con Faggiano e il suo braccio destro Perinetti”.
Alla Procura federale, ci sarebbero state delle conferme in merito alla combine di Albinoleffe-Siena 1 a 0. “Ho sentito sia i calciatori del Siena che dell’Albinoleffe che si mettevano d’accordo: si sarebbe concessa la vittoria dell’Albinoleffe nel caso in cui, nel corso della partita, gli altri risultati avessero configurato un vantaggio dell’Albinoleffe a vincere la gara con il Siena“. Sono parole del viceallenatore dell’Albinoleffe Mirco Poloni, rilasciate nella sua audizione sul calcioscommesse in Procura Figc. Conferme sarebbero giunte anche dall’ex calciatore dell’Albinoleffe, Dario Passoni: “Mi recai all’albergo insieme ai compagni Sala, Garlini e il tecnico Poloni. Non mi ricordo chi dei tre mi disse che saremmo andati lì a concordare l’esito della gara in favore dell’Albinoleffe. Pur rendendomi conto dell’illecità dell’operazione non mi rifiutai perchè l’Albinoleffe aveva disperato bisogno di punti per arrivare ai play out e non retrocedere direttamente. Venne preso l’accordo per il quale l’Albinoleffe avrebbe dovuto vincere la gara, anche se non ricordo se si parlò del risultato esatto”.
Adesso si attende la fissazione delle date relative alle audizioni di Antonio Conte e del presidente del Siena, Mezzaroma. Intanto ieri sono state pubblicate dalla Figc le date del primo processo che si terrà a partire dai prossimi 31 maggio e 1 giugno.
Si annuncia un’estate bollente sia in merito alla vicenda di queste due gare che coinvolgono il Siena, sembrerebbe solo a fini sportivi e, quindi, senza illeciti penali, ma anche sull’altro fronte, quello del calcio scommesse per il quale il pubblico ministero di Cremona, Roberto Di Martino, quasi rassegnato dalla portata del fenomeno, qualche settimana addietro aveva addirittura ipotizzato un’amnistia sportiva incassando il secco no di Petrucci e Abete.
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