“Caller ID spoofing”. Segretario Regionale Sicilia “Codici” Zammataro: “Un’altra importante vittoria contro le truffe bancarie


Pubblicato il 12 Gennaio 2024

riceviamo e pubblichiamo

IL FATTO:

Accadeva che una cittadina catanese cliente di Poste PaY, riceveva una chiamata da un numero apparentemente riconducibile al proprio istituto bancario con un sedicente operatore che dall’altro lato della cornetta, si qualificava come addetto al servizio antifrode il quale riferendo di un tentativo di operazione indebita sul conto dell’ignara utente, invitava la vittima a fare accesso alla propria App, al fine di controllare il proprio saldo, preannunciandole l’invio di un messaggio contenente un link che la stessa, a detta del sedicente operatore, avrebbe dovuto poi cliccare.

In effetti, poco dopo  la vittima riceveva un sms, anche questo apparentemente proveniente dalla propria banca, riportante l’invito a cliccare sul link ivi riportato ed a scaricare una nuova applicazione per il cellulare. Link che una volta premuto dalla vittima, la conduceva su una pagina apparentemente riferibile all’intermediario bancario. Tuttavia la signora insospettita dalla conversazione, dopo avere effettuato su internet alcune verifiche sul link ricevuto, interrompeva la comunicazione temendo un tentativo di frode.

Purtroppo però la frode era già stata perpetrata e la vittima si vedeva sottratta dal proprio conto corrente la somma di quasi 5.000 euro.

Accortasi di quanto accaduto, la vittima prontamente si rivolgeva alla polizia postale, dove sporgeva formale denuncia per poi richiedere a Poste Italiane il rimborso della somma fraudolentemente sottratta. Di tutta risposta, l’intermediario rigettava la richiesta di rimborso  sostenendo di non avere alcuna responsabilità.

IL RUOLO DEL CODICI SICILIA

Non contenta della risposta, la vittima si rivolgeva alla sede di Catania del Centro per i Diritti del Cittadino – CODICI Sicilia dove veniva presa in carico dall’ufficio legale il quale una volta studiato il caso e avendo compreso che si trattava di una truffa normativa denominata “Caller ID spoofing” e “SMS spoofing”, consigliava alla vittima di frapporre ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario al fine di poter ottenere quanto indebitamente sottrattole. Per tale ragione, la stessa, rappresentata e difesa dall’Avv. Mario Campione dell’Ufficio Legale del CODICI Sicilia, proponeva ricorso al Collegio di Palermo dell’Arbitro Bancario Finanziaro al fine di chiedere la condanna della Banca alla restituzione delle somme oggetto della truffa.

LA DECISIONE DELL’ARBITRO BANCARIO FINANZIARIO:

L’ABF, accogliendo il ricorso di CODICI SICILIA, riconosceva piena ragione alla vittima, ritenendo l’intermediario  responsabile della frode subita dalla cliente in quanto non avrebbe approntato tutte le misure di sicurezza necessarie ad evitare il verificarsi di tali eventi, condannandolo quindi alla restituzione dell’intero importo oggetto della frode.

L’ALLARME LANCIATO DAL SEGRETARIO ZAMMATARO: TRUFFE INFORMATICHE IN CRESCITA E ATTEGGIAMENTO DI CHIUSURA DELLE BANCHE NEI CONFRONTI DEI DIRITTI DEI CLIENTI / VITTIME.

“Le truffe bancarie informatiche sono un fenomeno purtroppo in costante crescita che vede ormai truffatori sempre più scaltri ed esperti dal punto di vista informatico, a fronte di vittime spesso non adeguatamente preparate contro le insidie delle nuove tecnologie – afferma il segretario regionale dell’associazione dei consumatori Centro per i Diritti del Cittadino- “CODICI SICILIA” Avv. Manfredi Zammataro. Secondo il quale però “a fronte di questa crescita di tali forme di reati, si registra un atteggiamento delle banche di chiusura nel riconoscere i diritti dei propri clienti”. Per questo motivo – conclude Zammataro – la nostra attenzione sul tema resta massima, a tal punto da aver formato una task force di professionisti esperti in reati informatici, da mettere a supporto delle vittime che si rivolgono presso le nostre sedi al fine di offrire loro informazioni e consigli pratici oltre, naturalmente, la necessaria assistenza che gli permette di ottenere giustizia”


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

3 min

“Il 25 novembre è una data simbolica, ma la lotta agli abusi contro le donne è un impegno quotidiano: la galleria vuole contribuire a sensibilizzare le coscienze, soprattutto quelle dei giovani, affinché siano consapevoli e capaci di riconoscere e contrastare qualsiasi forma di prevaricazione”: a dichiararlo è Sabrina Di Gesaro, direttore artistico del “Centro d’arte Raffaello” […]

3 min

Catania – Torna l’attività concertistica di fine anno “Fuorischema 2024” del Centro culturale e teatrale Magma di Catania, diretto da Salvo Nicotra. In programma tre serate, a Catania ed in provincia, con il Trio chitarristico formato da Salvatore Daniele Pidone, Virginia Sassaroli e Massimo Martines. Primo concerto a Catania, mercoledì 27 novembre, alle ore 16.30, […]

1 min

Sulla vicenda del porticciolo di Ognina che ha visto sabato scorso una grande manifestazione di associazioni, partiti e cittadini, interviene Angelo Villari, presidente dell’ associazione “Comuntà in progresso”: “La numerosa presenza di tantissime cittadine e cittadini, associazioni, forze politiche di opposizione, alla iniziativa di protesta contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina, rappresenta la volontà […]

2 min

di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]