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Calogero Mannino contro “Il Fatto Quotidiano”: “balle pazzesche”
Pubblicato il 17 Marzo 2012
Il deputato smentisce categoricamente quanto riportato dal quotidiano. La storia di presunte confidenze ad un sottufficiale dei carabinieri…di Iena Antimafia
Secondo “Il Fatto” dopo la sentenza della Cassazione sul maxiprocesso a Cosa Nostra, Calogero Mannino (nella foto) avrebbe riferito al maresciallo Guazzelli: “ora o uccidono me o Lima”. Bene, il commento dell’ex ministro, indagato per la presunta trattativa tra Stato e mafia, è questo: “balle pazzesche. La ricostruzione fantastica, da piccolo romanzo d’appendice poliziesca, stupisce soltanto per l’arditezza della perversione intellettuale. L’input della trattativa della quale in atto devono rispondere davanti a un Tribunale il generale Mori e il colonnello De Donno sarebbe riconducibile alla ‘mia paura’ che avrebbe interessato prima il compianto maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli e poi non so chi. Adesso da vittima di minacce di Cosa nostra divento ispiratore di trattative”.
Guazzelli venne assassinato tre settimane dopo l’omicidio di Lima, e i dialoghi tra il maresciallo e Mannino sono ora all’attenzione dei pm Antonio Ingroia e Nino Di Matteo. I due pm ritengono degni di interesse i verbali del figlio del maresciallo, Riccardo Guazzelli, che avrebbe confermato che il padre era il tramite tra Mannino e Antonio Subranni, all’epoca capo dei Ros, e che Paolo Borsellino, facendo una confidenza alla moglie Agnese, avrebbe etichettato come ‘punciutu’.
“Tutte le dichiarazioni ufficiali dei carabinieri e funzionari di polizia che ho incontrato in quel tempo sono state vagliate nel lungo processo che mi è stato fatto – afferma Mannino – E’ semplicemente ridicolo, o meglio lo sarebbe se non fosse questo intento accusatorio mosso da una palese inimicizia, certamente frutto di turbe della mente”.
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