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Caltanissetta. Pistorio convoca il comitato regionale del Pds-Mpa: scissione o la storia di un nuovo (dopo Lino Leanza) tradimento?
Pubblicato il 11 Novembre 2012
di iena politicaResa dei conti? Scissione? O semplicemente la storia di un nuovo tradimento (dopo quella di Lino Leanza) da parte di chi ha fatto le sue fortune grazie a Raffaele Lombardo? Come deve leggersi l’invito a starsene a casa “per riflettere” lanciato a mezzo stampa a Raffaele Lombardo dal neosegretario del Pds-Mpa, nonché senatore della Repubblica, Giovanni Pistorio? (nella foto Lombardo e Pistorio insieme ai tempi del recente inciucio con il Pd di Anna Finocchiaro)Per chi non lo sapesse, oggi a Caltanissetta è convocato il Comitato Regionale del Partito dei Siciliani (ex MPA). Ecco ciò che riporta il sito ufficiale del Partito dei Siciliani-Mpa: “La riunione convocata dal Segretario Regionale Sen. Giovanni Pistorio che aprirà i lavori con la sua relazione, potrà contare sulla partecipazione dei candidati delle liste del Partito alle ultime consultazioni elettorali. Analisi del voto e future strategie tra i temi che saranno trattati nel corso della seduta, convocata per le ore 10.00, chè avrà fine entro le 18.00″.Una cosa è certa, Raffaele Lombardo non ci sarà e non ci saranno neppure tutti coloro che ancora s’identificano nel fondatore del Movimento per l’Autonomia, nonché governatore uscente, a partire dal figlio, neodeputato regionale, Toti. E così non andranno a Caltanissetta neppure numerosi amministratori locali e semplici militanti autonomisti che a Lombardo continuano a fare riferimento.Riproponiamo la domanda: Resa dei conti? Scissione? O semplicemente la storia di un nuovo tradimento (dopo quella di Lino Leanza) da parte di chi ha fatto le sue fortune grazie a Raffaele Lombardo?Al fine di chiarire meglio i contorni della vicnda, da qtsicilia.it vi proponiamo un editoriale a firma di Adolfo Messina che esprime la sua personale opinione in merito e che potrete leggere anche alla fonte cliccando qui. di Adomex” Esaminando la rassegna oggi ci imbattiamo in un articolo di Fabiola Foti, sull’emancipazione dei “ragazzi del MpA”. Da tempo, veramente, l’ESPRIT DE JEUNESSE di tali “ragazzi” si è manifestato con esternazioni personali, loro, che hanno assunto un vero crescendo dis-melodico, ed una diffusione tale, sicché appena conclusa la campagna elettorale, queste manifestazioni di insofferenza “giovanile” sono state conclamate anche dalla stampa.Un articolo, quello della stimata Fabiola Foti, che riporta fedelmente ciò che sapevamo per averlo avuto testimoniato da parecchi addetti ai lavori nel corso di questo intenso periodo.Giovanni Pistorio, divenuto capo del Partito dei Siciliani, per nomina successoria e non per elezione né per “elezione”, ha creduto bene di affrancarsi sia culturalmente, sia fisicamente dal proprio mentore Raffaele, divenuto, a suo dire, troppo ingombrante per la propria concezione, non dell’etica né alta della politica, bensì del carrierismo politico-sociale sfrenato.« Coloro e’ quali solamente per fortuna diventano, di privati, principi, con poca fatica diventano, ma con assai si mantengono (Coloro i quali, da semplici cittadini, diventano principi soltanto grazie alla fortuna, lo diventano con poca fatica, ma devono poi penare per restare al potere) » (Nicolò Machiavelli)Ora, noi possiamo accettare come concetti generali, nel campo della politica, ogni tipo di azione ignobile, è nelle cose, tradimenti, voltafaccia, corna, infedeltà, vigliaccate, bassezze e cattiverie, perché “il fine giustifica i mezzi” nella concezione esasperata e cinica del concetto di politica. Possiamo idealmente accettarlo da tutti, anche dagli amici, ma non da colui il quale è “ARRIVATO” sol per volontà altrui e diremmo anche senza eccessivi meriti e qualità personali. Pochi sono i valori che contano nella vita, la lealtà (non la fedeltà, che sarebbe acritica)e soprattutto la riconoscenza. Senza questi non si è UOMO. Tutti avrebbero potuto fare una simile azione, meno che Pistorio.Questo non è un attacco acido a Giovanni Pistorio, che vogliamo bene, né una difesa strenua a Raffaele Lombardo, come può sembrare o essere interpretata. Questi sono i rilievi di uno come me che conosce la storia che è stata e la sua evoluzione, solo per averla vissuta personalmente. Dal posto di lavoro sollecitato in suo favore, presso l’allora USL di Paternò (lo diciamo adesso che l’eventuale reato sarebbe prescritto), alla deputazione regionale, prima, all’assessorato alla sanità, in seguito, al posto al senato per ultimo. No, perdonatemi, l’ultimo atto è la successione alla leadership del partito.Questo ciò che ha fatto, “quell’impresentabile”, “ingombrante”, “fazioso” e “prevaricatore” di Raffaele Lombardo, per il proprio pargolo elettivo Giovanni Pistorio.“Raffaele Lombardo deve ritirarsi in campagna –continua l’articolo di Fabiola Foti , che ci sembra molto suggerito dall’interessato – perché i tempi sono cambiati: quelli che erano i suoi “ragazzi” sono cresciuti e senza neanche l’aiuto elettorale del padre fondatore che per queste elezioni ha corso solo ed esclusivamente per il figlio legittimo. Cosa accadrà è semplice prevederlo. Ci sono due possibilità: se Lombardo alla riunione di domenica non partecipa, il Partito dei Siciliani va avanti, ma senza di lui.Le possibilità che però il patriarca si metta elegantemente da parte potrebbero essere remote, ed in quel caso, si realizzerebbe la grande scissione”.E se scissione ci deve essere, scissione sia. E’ difficile rimettere assieme i cocci dopo una rottura così stomachevole. Il male va eliminato, senza indugi, prima che corroda l’organismo dall’interno.E poi Lombardo ci ha abituato alle sue cadute. Lo abbiamo visto crollare rovinosamente per ben due volte, ma, “memento homo”… è risorto altrettanto eroicamente. “
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