Canale 5. Stasera a “Squadra Antimafia” l’attore catanese Gianmaria Tesei


Pubblicato il 04 Novembre 2016

Si avvia alla sua conclusione SQUADRA ANTIMAFIA, fiction prodotta da Taodue per Canale 5, giunta alla sua ottava stagione  (con l’aggiunta  al titolo de“il ritorno del boss”), che vede snodarsi le varie vicende del boss Ulisse Mazzeo (E. Fantastichini), intrecciandole a quelle della “Duomo”, impegnata a fronteggiare ogni accadimento criminale  che  si compie in quel di Catania . Il 4 novembre segna la data della nona puntata della serie, che si epilogherà con il decimo ed ultimo episodio che vedremo sugli schermi la prossima settimana. Samad Zamardili, alla regia negli ultimi quattro episodi, focalizza l’attenzione sul super -boss Ulisse Mazzeo che, dopo avere ucciso la giovane fidanzata Patrizia (C. Shulha), è distrutto dai rimorsi per  avere ammazzato la sua donna che voleva unicamente ferire per opporsi alla sua possibile collaborazione con Nigro (G. Berruti),poliziotto con il quale la giovane ragazza intratteneva un’intensa e coinvolgente relazione amorosa.

DSCF2083Il boss, che adesso mostra una sorta di fragilità interiore,  è oggetto dell’ambiziosa ricerca di potere  del duo composto da Rachele Ragno (F. Valtorta) e Torrisi (F. Troiano), che, per colpire i boss ed i suoi collaboratori, hanno costituito una sanguinaria banda di sette luogotenenti (molto valida la performance dell’attore catanese Gianmaria Tesei (nella foto a lato), braccio destro della Ragno), banda contro cui si schiera De Silva (P.Pierobon ), ex- agente deviato, che nel corso della serie si è rivelato essere figlio del boss, e che ha già avuto più occasioni di scontro con la Ragno.

Il commissario Anna Cantalupo (D. Marra) con Giano Settembrini (D.Iacopini),con il quale ha un contrastato rapporto sentimentale, si impegna ad ostacolare e battere  le due fazioni, coadiuvata in questo dallo stesso Nigro (che si sente in colpa per non avere salvato Patrizia) e Rosalia (S.D’Amico) che, scopertasi sorellastra della capoclan Rosy Abate, su cui aveva indagato quasi con ossessione (G. Michelini, la nota  controversa ex del commissario Calcaterra, ossia M. Bocci), porta a conoscenza del proprio segreto il collega  Vito Sciuto (D.Abbrescia).

 


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